Città del Vaticano – Questa mattina Papa Leone XIV ha ricevuto in udienza ufficiale la Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana, Giorgia Meloni, presso il Palazzo Apostolico. L’incontro ha segnato il primo colloquio formale tra il nuovo Pontefice e la leader del Governo italiano.
Meloni è giunta in Vaticano alle ore 11.30, accompagnata dai vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini e dal sottosegretario Alfredo Mantovano. Dopo l’incontro con il Santo Padre, il premier italiano ha proseguito la visita incontrando S.E.R. il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, e S.E.R. Mons. Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali.
Benché si trattasse della prima udienza ufficiale, non era il primo contatto tra Leone XIV e la Presidente del Consiglio: i due si erano già incrociati in occasione della Santa Messa di inizio del ministero petrino e, successivamente, durante l’udienza concessa ai Parlamentari italiani in occasione del Giubileo dei Governanti. Proprio in quell’occasione, Meloni si era distinta per un tono informale che aveva suscitato più di un commento, rivolgendosi al Papa con l’espressione: «S’è assestato? S’è sistemato?» — una battuta che ha fatto rabbrividire alcuni e che ha dato l'impressione che il Premier non abbia capito che non c'è più Papa Francesco, con il quale si dava sfogo alla romanità e al tono confidenziale.
Il primo vero scambio tra i due si era avuto telefonicamente il 15 maggio scorso.
Durante i cordiali colloqui in Segreteria di Stato, è stata ribadita la solidità delle relazioni bilaterali tra la Santa Sede e l’Italia, pur non trascurando alcune criticità emerse recentemente, in particolare in merito alla gestione dell’otto per mille, questione che ha generato tensioni fra Governo e CEI nelle ultime settimane. Entrambe le parti hanno confermato il comune impegno per la promozione della pace, con speciale attenzione ai conflitti in Ucraina e in Medio Oriente, nonché al sostegno umanitario alla popolazione di Gaza. Su questo punto, purtroppo, il Governo italiano sta dimostrando una certa inerzia dovuta a rapporti con Israele che hanno a cuore più gli interessi economici che la Verità.
L’attenzione, poi, si è concentrata su alcune questioni di interesse bilaterale, nonché su temi centrali per la vita della Chiesa e della società italiana, in un clima che, secondo quanto riferito, è stato caratterizzato da franchezza, rispetto e mutua attenzione alle sfide attuali. L’incontro ha offerto l’occasione per ribadire la volontà di proseguire il dialogo istituzionale tra la Santa Sede e lo Stato italiano, in un tempo in cui il rapporto tra fede, politica e società appare sempre più cruciale per il futuro dell’Europa e del mondo.
p.J.C.
Silere non possum