Brescia - Giovedì 17 aprile, nella cattedrale di Brescia, S.E.R. Mons. Pierantonio Tremolada ha presieduto la solenne celebrazione della Santa Messa Crismale con tutto il presbiterio che ha rinnovato le promesse sacerdotali. La liturgia, iniziata con l’ora terza, ha visto la partecipazione di diversi vescovi, sacerdoti e diaconi.
Prima della Santa Messa, il vescovo Tremolada ha anche benedetto la nuova lastra tombale che copre il sepolcro di S.E.R. Mons. Bruno Foresti, arcivescovo emerito di Brescia, scomparso il 26 luglio 2022.
Nella sua omelia, monsignor Tremolada si è soffermato sulla bellezza e la responsabilità della vocazione sacerdotale: “Carissimi confratelli vescovi, presbiteri e diaconi, è sempre consolante ritrovarsi insieme nella nostra Chiesa cattedrale e vivere questo momento solenne della celebrazione eucaristica con la consacrazione degli oli santi, nella quale ricorderemo anche gli anniversari di ordinazione di alcuni nostri confratelli.” Il vescovo ha posto l’accento sulla necessità di rinnovare l’impegno di fedeltà alla chiamata ricevuta, ricordando come il ministero ordinato sia “la nostra via alla santificazione”, che trova compimento nella grazia del Battesimo e nella testimonianza vissuta nel servizio quotidiano.

Particolare rilievo è stato dato anche al contesto dell’Anno Giubilare che la diocesi sta vivendo: “Stiamo vivendo l’esperienza dell’anno giubilare. Esortati da papa Francesco, desideriamo dare alla nostra testimonianza una particolare intensità, per presentarci al mondo come pellegrini di speranza.” Il vescovo ha fatto riferimento al cammino di discernimento pastorale che culminerà nel Convegno diocesano del prossimo aprile, un’occasione per ascoltare lo Spirito e comprendere, nello stile della sinodalità, il futuro della Chiesa bresciana. L’omelia si è poi sviluppata in una profonda meditazione sulla grazia di Dio, sulla necessità della conversione continua e sull’umiltà che deve caratterizzare ogni ministro ordinato: “Noi siamo ciò che siamo – cioè ministri di Cristo – per grazia di Dio, senza merito, per gratuita benevolenza e nella piena consapevolezza del nostro limite. […] Una condotta retta e onesta è la prima testimonianza che dobbiamo al mondo.” Il vescovo ha concluso con un appello alla santità e alla perfezione nell’amore, sulla scia della misericordia del Padre, ricordando che il Giubileo non è solo tempo di grazia, ma anche fonte di gioia e speranza per tutti: “La grazia che il Giubileo annuncia e che è stata riversata nei nostri cuori, è certo per noi un appello all’umiltà e alla vigilanza, ma è prima di tutto la sorgente della nostra gioia e la ragione della nostra speranza.”
Nel corso della celebrazione eucaristica sono stati benedetti gli oli santi, segni sacramentali preziosi per la vita della Chiesa. Il balsamo utilizzato per il Crisma è giunto dalla Terra Santa. L’olio degli infermi è stato portato all’altare dai seminaristi. L’olio dei catecumeni è stato presentato al vescovo da alcuni adulti che riceveranno i sacramenti dell’iniziazione cristiana durante la Veglia pasquale. Infine, l’olio per il Crisma è stato offerto e portato all’altare dai ragazzi della parrocchia di Lograto, rappresentando l’intera comunità diocesana.
Al termine della celebrazione eucaristica sono stati omaggiati con un dono del vescovo i vescovi e i presbiteri che hanno ricordato l'anniversario di ordinazione episcopale e sacerdotale.
d.A.C.
Silere non possum