Minneapolis – La prima settimana di scuola alla Annunciation Catholic School si è trasformata in una tragedia. Poco prima delle 8:30 del mattino, mentre gli alunni dalla scuola materna all’ottava classe partecipavano alla Santa Messa, un uomo armato vestito di nero ha aperto il fuoco dall’esterno della chiesa, sparando attraverso le finestre contro i bambini seduti nei banchi e i fedeli presenti.

Le vittime

Secondo le autorità, due bambini di 8 e 10 anni sono stati uccisi sul posto. Altre 17 persone sono rimaste ferite, tra cui 14 minori e tre anziani parrocchiani. Alcuni dei piccoli hanno un’età compresa tra i 6 e i 14 anni; diversi sono stati sottoposti a interventi chirurgici e sei bambini restano in terapia intensiva. Le autorità sanitarie hanno confermato che, al momento, si prevede la sopravvivenza di tutti i feriti.

L’attacco

Il sospettato, identificato come Robin Westman, poco più che ventenne, era armato di un fucile, un fucile da caccia e una pistola acquistati di recente e legalmente. Dopo aver sparato decine di colpi, si è tolto la vita dietro l’edificio della chiesa. Non risultano precedenti penali a suo carico.

Il capo della polizia di Minneapolis, Brian O’Hara, ha definito l’episodio “un atto deliberato di violenza contro bambini innocenti”, sottolineando come l’uomo avesse tentato di bloccare alcune porte dell’edificio per ostacolare la fuga. Ancora una volta la comunità statunitense è chiamata a fare i conti con la circolazione delle armi nel Paese. 

Le indagini

L’FBI ha aperto un’inchiesta, qualificando l’attacco come “atto di terrorismo interno e crimine d’odio contro i cattolici”. Gli investigatori stanno esaminando un “manifesto” pubblicato su YouTube dal sospettato poco prima della strage, poi rimosso con l’assistenza delle autorità federali.

Le reazioni

La comunità è sotto shock. Famiglie e vicini si sono radunati fuori dalla scuola in lacrime, mentre il preside Matthew DeBoer ha ricordato i due bambini uccisi come “angeli” e ha lodato le azioni eroiche degli insegnanti che hanno protetto gli studenti più piccoli: “Sarebbe potuto andare molto peggio senza il loro coraggio”.

L’arcivescovo Bernard Hebda ha invitato a trovare nella comunità la forza della speranza, mentre dal Vaticano è giunto un telegramma ufficiale a firma del cardinale Segretario di Stato: “Sua Santità papa Leone XIV ha appreso con profonda tristezza della perdita di vite umane e dei feriti a seguito della sparatoria avvenuta presso la chiesa dell’Annunciazione a Minneapolis, e invia le sue sentite condoglianze e assicura la sua vicinanza spirituale a tutte le persone colpite da questa terribile tragedia, in particolare alle famiglie che piangono ora la perdita di un bambino. Affidando le anime dei bambini defunti all’amore di Dio onnipotente, Sua Santità prega per i feriti, come pure per i soccorritori, il personale medico e i membri del clero che si stanno prendendo cura di loro e dei loro cari. In questo momento di grandissima prova, il Santo Padre impartisce alla comunità della Annunciation Catholic School, all’Arcidiocesi di Saint Paul e Minneapolis e agli abitanti dell’area metropolitana delle Twin Cities la sua Benedizione Apostolica come pegno di pace, fortezza e consolazione nel Signore Gesù.”

Le autorità civili hanno reagito con fermezza: il governatore del Minnesota Tim Walz ha ordinato bandiere a mezz’asta e parlato di “male, orrore e morte” che hanno colpito studenti nel loro primo giorno di scuola; il sindaco Jacob Frey ha ringraziato docenti e personale per l’eroismo dimostrato. Anche gli ex presidenti Barack Obama e Joe Biden hanno espresso cordoglio, mentre il presidente in carica Donald Trump ha ordinato il lutto nazionale con bandiere abbassate fino al 31 agosto.

Una comunità ferita

Testimonianze raccolte raccontano il terrore: un bambino di quinta ha riferito che un suo compagno si è gettato sopra di lui per proteggerlo, venendo colpito alla schiena. Un nonno fuori dall’ospedale ha detto di voler solo abbracciare la nipotina ferita: “È molto triste, non dovrebbe essere così. La gente non dovrebbe avere armi”.

Il quartiere, che da un secolo ruota attorno alla parrocchia dell’Annunciazione, è sconvolto. Una scuola che aveva scelto come tema dell’anno il versetto di Geremia “un futuro pieno di speranza” si trova oggi a confrontarsi con una ferita che difficilmente potrà rimarginarsi.

f.T.A.
Silere non possum