During the Pope's Mass, a priest did not give the Eucharist to a faithful.

“Quando i fedeli si comunicano in ginocchio, non è richiesto nessun altro segno di riverenza verso il Santissimo Sacramento, poiché l’inginocchiarsi è esso stesso un segno di adorazione”, recita il documento Inaestimabile donum del 1980.

Anche il punto 160 dell’Ordinamento Generale del Messale Romano stabilisce che: «I fedeli si comunicano in ginocchio o in piedi, come stabilito dalla Conferenza Episcopale».

Nonostante queste norme che sono chiarissime, ancor oggi molte persone discutono su come debba essere ricevuto il Corpo di Cristo. Certo, chi guarda alla Chiesa Cattolica da fuori si mette un po’ a ridere: “Ma come, dicono che è la cosa più preziosa che hanno e si domandano pure come debba essere ricevuto questo sacramento?” Beh, si, siamo a questi livelli. Il tutto, oggi, è guidato dall’ideologia. Per fortuna i sacerdoti santi sono veramente la maggioranza ma molte volte la fede dei piccoli viene colpita proprio da alcuni brutti esempi di quei “pochi” che, non si sa per quale motivo, arrivano ad essere ordinati. Sempre più, però, ci rendiamo conto che sono questi i soggetti che vengono promossi e vanno a fare danni nella Segreteria di Stato o altrove.

Questa mattina, 05 gennaio 2023, durante le esequie del Sommo Pontefice Emerito Benedetto XVI, ha avuto luogo uno sketch vergognoso. No, fermi, non stiamo parlando del rito funebre in generale. Di quello abbiamo parlato qui. Anche definirlo sketch è sbagliato, perchè se fosse stato tale avremmo tirato un sospiro perchè sarebbe stata finzione. Invece, purtroppo, è tutto vero.

La scena è stata la seguente: il sacerdote stava beatamente guardando le allodole con il Santissimo Sacramento in mano. Ad un certo punto gli viene fatto notare che due fedeli si stanno avvicinando per comunicarsi. Il fedele si mette in ginocchio, proprio come prevedono le norme vigenti, apre la bocca e attende che il sacerdote gli dia il Corpo di Cristo. Il prete lo guardalancia una smorfia di compassione, come a dire: “ma che sei scemo?” lo invita ad alzarsi rifiutando di comunicarlo. 

Sì, non è uno scherzo è la Santa Messa esequiale di questa mattina. Il fedele, in pratica, non si è potuto comunicare perchè un sacerdote gli ha negato il Santissimo Sacramento. Certo, non era un divorziato e risposato, forse non era un satanista che voleva mettersi la particola in tasca e portarla a casa, ma avrà diritto a comunicarsi no? Sì, perchè il perdono bisogna concederlo a tutti ma a chi ci crede davvero no. L'Eucarestia non bisogna negarla con troppa facilità ma a chi ci crede troppo, addirittura si inginocchia, meglio evitare. Questo avviene in una celebrazione del Sommo Pontefice dove le disposizioni sono sempre state quelle di favorire la comunione in bocca per paura di furti sacrileghi. Ci troviamo nello Stato della Città del Vaticano e le norme CEI non le scomodiamo neppure perchè qui non hanno alcun valore. Le stesse, comunque, favoriscono questa pratica e tutte le "pie limitazioni" per la pandemia da Covid19 non sono più in vigore e non hanno motivo di esserlo.

Atto gravissimo

Il sacerdote, recita il Codex, non può "negare i sacramenti a coloro che li chiedano opportunamente, siano disposti nel debito modo e non abbiano dal diritto la proibizione di riceverli". Il paradosso della Chiesa Cattolica oggi è quello di far scappare le pecore che stanno nell'ovile per andarne a prendere di nuove fuori. 

E mentre la tradizione cristiana ci fa cantare: "Ecce panis Angelorum, factus cibus viatorum: vere panis fíliorum, non mittendus canibus", alcuni soggetti continuano ad alimentare le proprie ideologie smantellando tutto ciò che di sacro ci viene in mente.

I funerali di Benedetto XVI. L'analisi di Silere non possum

Siamo certi che il Santo Padre sia scandalizzato dal comportamento di questo presbitero che ha agito solo per ideologia. Del resto Francesco lo ha sempre detto, no? "Stare attenti alle ideologie. Le ideologie schiacciano la persona".  Anche il Cardinale Mauro Gambetti, Vicario di Sua Santità per lo Stato della Città del Vaticano, siamo certi che fra una assunzione e l'altra, fra un'intervista e l'altra, troverà anche il tempo per individuare questo sacerdote e richiamarlo alle norme vigenti in merito all'Eucarestia. 

S.I.

Silere non possum