Città del Vaticano – Papa Francesco ha nominato S.E.R. Mons. Gianfranco Saba, finora arcivescovo di Sassari, nuovo Ordinario Militare per l’Italia. Succede a S.E.R. Mons. Santo Marcianò, che ha guidato l’Ordinariato Militare dal 2013 e si avvia al compimento dei 65 anni, età per il pensionamento, il prossimo 10 aprile.
Mons. Saba, 56 anni, originario di Olbia, è stato ordinato sacerdote nel 1993. Prima della nomina ad arcivescovo di Sassari nel 2017, ha ricoperto numerosi incarichi all’interno della Chiesa sarda. Il suo trasferimento all’Ordinariato Militare rappresenta un cambiamento significativo all’interno di un ambito ecclesiale considerato da molti come un refugium peccatorum della Chiesa italiana.
Negli ultimi anni, Mons. Saba si è distinto per una gestione piuttosto rigida e divisiva della diocesi turritana, segnata da tensioni con parte del clero. Non sono mancate, infatti, accuse rivolte a diversi presbiteri – talvolta senza fondamento – di essere “contro il Papa”, per il solo fatto di esprimere una sensibilità liturgica più tradizionale. Una postura che ha generato disagio e malumori, contribuendo ad alimentare un clima di sospetto e polarizzazione interna. La sua nomina all’Ordinariato Militare, dunque, appare come un cambio di rotta significativo che creerà mal di pancia alla Città Militare della Cecchignola.
Cos’è l’Ordinariato Militare?
L’Ordinariato Militare per l’Italia è una circoscrizione ecclesiastica personale, equiparata a una diocesi, istituita per offrire assistenza spirituale ai militari italiani e alle loro famiglie. Guidato da un vescovo ordinario, non territoriale ma personale, l’Ordinariato si prende cura dei fedeli appartenenti alle Forze Armate ovunque essi si trovino, anche all’estero, attraverso una rete di cappellani militari.
I cappellani svolgono una duplice funzione: sono sacerdoti al servizio pastorale dei militari e ufficiali dell’Esercito, della Marina, dell’Aeronautica, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. L’Ordinariato promuove la formazione morale e religiosa del personale militare, accompagnando momenti di vita particolarmente delicati come le missioni di pace, le emergenze umanitarie e il supporto alle famiglie dei caduti