Giovedì 20 marzo 2025, presso il Palazzo del Quirinale, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha offerto la tradizionale colazione in onore dei nuovi Cardinali italiani nominati nel Concistoro del 7 dicembre 2024 da Papa Francesco. Un incontro che ha sottolineato il forte legame tra le istituzioni della Repubblica Italiana, la Santa Sede e la Chiesa Cattolica, in un clima di rispetto e collaborazione.

I nuovi Cardinali italiani, accolti dal Capo dello Stato, sono: il Cardinale Angelo Acerbi, Nunzio Apostolico emerito; il Cardinale Roberto Repole, Arcivescovo di Torino; il Cardinale Baldassarre Reina, Vicario generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma; il Cardinale Fabio Baggio, C.S., Sotto-Segretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale; e il Cardinale Domenico Battaglia, Arcivescovo di Napoli. 
Alla colazione erano presenti anche il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità, Mons. Petar Rajič, Nunzio Apostolico in Italia e San Marino, e Francesco Di Nitto, Ambasciatore d'Italia presso la Santa Sede. L'incontro è stato occasione per un confronto sui temi di comune interesse tra lo Stato e la Chiesa, tra cui la promozione della pace, la solidarietà sociale e l'integrazione umana.

Papa Francesco durante l’omelia del Concistoro nel quale sono stati creati cardinali ha richiamato l’immagine evangelica della salita di Gesù verso Gerusalemme, sottolineando come questa non fosse un’ascesa verso la gloria mondana, ma verso la gloria di Dio, che passa attraverso la croce. Ha messo in guardia i nuovi Cardinali dal rischio di lasciarsi sedurre dal prestigio e dal potere, invitandoli invece a rimettere Cristo al centro della loro missione e a camminare con umiltà sulla sua strada. Il Santo Padre aveva anche esortato i neo Cardinali a essere costruttori di comunione e unità, ricordando che la vera grandezza nella Chiesa non risiede nei primi posti, ma nel servizio agli altri.  Con questa iniziativa, il Quirinale ha rinnovato una tradizione consolidata, confermando la propria gratitudine nei confronti della Santa Sede e dell’operato della Chiesa anche per la società.