Genazzano - Papa Leone XIV si è recato oggi in visita al Santuario della Madre del Buon Consiglio a Genazzano, nei pressi di Roma e nella diocesi Suburbicaria di Palestrina, compiendo un gesto carico di significato spirituale nel mese tradizionalmente dedicato alla Vergine Maria. Il Santo Padre ha sostato in preghiera davanti all’immagine miracolosa della Madonna del Buon Consiglio, affidando alla sua intercessione le sorti della Chiesa universale e invocando consolazione e luce per i popoli afflitti da guerre, divisioni e smarrimento spirituale. "Ho voluto tanto venire qui in questi primi giorni del ministero che la Chiesa mi ha consegnato per portare avanti questa missione come successore di Pietro. Come sono venuto il primo giorno in cui sono stato nominato priore generale dell'ordine per offrire la mia vita, la Chiesa. Con questa fiducia nella madre che non ci abbandona e accompagna sempre, la madre del buon consiglio che in tanti anni di servizio mi ha sempre accompagnato come una luce, con saggezza" ha detto il Papa.
Il Pontefice ha poi pregato con le parole di San Giovanni Paolo II:
"Vergine del Buon Consiglio!
A te s’innalza la supplica del popolo cristiano che da sempre ti ama e ti onora.
A te oggi consegna le sue speranze e le sue pene, i suoi desideri e i suoi bisogni,
le molte lacrime versate e l’anelito ad un futuro migliore.
Volgi, o Madre, il tuo sguardo su questo popolo,
accogline i propositi generosi, accompagnalo nel suo cammino verso un avvenire di giustizia, di solidarietà e di pace.
Tu, o Madre, che conosci la strada della vita e sai bene cosa desidera il cuore dell’uomo,
non gli consegni ideologie fallaci e transitorie ma la persona del tuo Figlio Gesù, via, verità e vita,
nel quale rifulge il mistero di Dio e dell’uomo.
Madre del Buon Consiglio apri le menti e i cuori,
assicura all’umanità intera il dono della concordia e della pace.
Amen."
Nel silenzio del santuario, avvolto dal raccoglimento dei fedeli e dei religiosi agostiniani presenti, Leone XIV ha rivolto alla Vergine una preghiera intensa, umile e filiale, lasciandosi ispirare da secoli di fede custodita tra le mura di uno dei luoghi mariani più cari alla tradizione cattolica. Il gesto, sobrio e privo di clamore mediatico, è stato tuttavia denso di significato ecclesiale: un Papa che si fa pellegrino per chiedere consiglio alla Madre, in un tempo in cui la Chiesa ha urgente bisogno di discernimento e fortezza.
Un santuario segnato dalla presenza materna di Maria
La Basilica della Madre del Buon Consiglio sorge nel luogo dove, sin dall’XI secolo, esisteva una chiesa dedicata alla Vergine Maria. Nel 1356, i Colonna, signori di Genazzano, affidarono il sacro edificio ai frati agostiniani, che vi si stabilirono portando la loro spiritualità e il loro servizio pastorale. Ma è nel XV secolo che il santuario assume il volto attuale. Una donna anziana e devota, Petruccia, vedova e terziaria agostiniana, investì tutti i suoi beni per ricostruire la chiesa ormai cadente. I fondi non bastavano e i lavori si fermarono, attirando lo scherno di molti. Petruccia, però, continuava a ripetere: “Figlioli miei, non vi preoccupate, perché prima che io muoia, la Beata Vergine Maria e sant’Agostino porteranno a termine questa chiesa.” Le sue parole si compirono il 25 aprile 1467, giorno di San Marco: verso il vespro, apparve miracolosamente un’immagine della Madonna con il Bambino su una parete della chiesa in costruzione. La popolazione, stupita e commossa, iniziò presto a testimoniare numerosi miracoli attribuiti all’immagine, registrati nel celebre Codice Bombacino. Tra il 27 aprile e il 14 agosto 1467, furono documentati 161 prodigi. L’evento attirò folle da ogni parte d’Italia e anche il papa Paolo II inviò due vescovi per esaminare quanto accaduto. Poco dopo, due pellegrini albanesi riconobbero nei tratti della Madonna di Genazzano l’immagine venerata a Scutari, in Albania, misteriosamente scomparsa all’approssimarsi dell’invasione ottomana. Da allora, la “Signora dell’Albania” è amata sia in Italia che tra gli albanesi cattolici di ogni parte del mondo.
Un luogo vivo di fede
Il Santuario di Genazzano, considerato una “piccola Loreto del Lazio”, continua ad accogliere ogni anno migliaia di pellegrini italiani e stranieri, che vi si recano per affidarsi alla Materna Sapienza di Maria. La tradizione della “Venuta” dell’immagine miracolosa, commemorata il 25 aprile, resta una delle celebrazioni più sentite. Con la visita di Leone XIV, il pellegrinaggio del popolo cristiano trova un nuovo impulso, e la preghiera alla Madre del Buon Consiglio torna ad essere un appello alla luce, alla pace, e alla fedeltà al Vangelo, in un tempo in cui discernere il bene diventa sempre più urgente.
p.A.S.
Silere non possum