Venerdì 14 febbraio 2025, al termine delle udienze della mattina, Papa Francesco è stato ricoverato al Policlinico Agostino Gemelli per via della bronchite che dagli inizi di febbraio lo tormenta. Il bollettino della Sala Stampa di venerdì faceva già emergere alcune criticità che sono tipiche di questo "impianto comunicativo" voluto proprio dal Papa ma snobbato in diverse occasioni.

Il testo riferiva: «Questa mattina, al termine delle udienze, Papa Francesco si ricovera al Policlinico Agostino Gemelli per alcuni necessari accertamenti diagnostici e per proseguire in ambiente ospedaliero le cure per la bronchite tutt’ora in corso». Il Papa, quindi, "si ricovera" da solo. È evidente che si tratta dell'ennesima caduta di Matteo Bruni & Company. Coloro che gli sono vicini, infatti, affermano che il Pontefice per diversi giorni ha rifiutato il ricovero ospedaliero ed ha accettato solo quando non si poteva fare altrimenti. Non è una novità, Bergoglio non vuole accedere in ospedale, non solo perché ha paura ma anche perché è consapevole che lasciando il Vaticano la situazione gli sfugge di mano. Si pensi soltanto al fatto che in questi lunghi ed infiniti dodici anni non ha mai lasciato lo Stato se non per: ricoveri e viaggi apostolici. L'estate, solitamente, i suoi predecessori lasciavano respirare l'ambiente andando a Castel Gandolfo ma Francesco ha sempre avuto le manie di controllo, anche da provinciale dei gesuiti. 

In merito alla comunicazione abbiamo più volte sottolineato che ci sono diverse persone incompetenti che guadagnano un corposo stipendio per non fare nulla. Pensiamo ad Andrea Tornielli, il quale ha scambiato la testata di informazione della Santa Sede per Novella2000 e scrive editoriali sulle canzoni di Sanremo cantate da artisti che hanno il suo stesso grado di umiltà e si definiscono "arte pura" pur essendo sbattuti al 5° posto con una canzone che effettivamente fa pietà, proprio come Tornielli.

Ciò che importa, però, è che il Papa subisce questa comunicazione che non funziona ma costa milioni di euro all'anno allo Stato della Città del Vaticano. Inoltre, la "questione salute" è anche per il Pontefice stesso un argomento da tacere perché è convinto che se si sapessero le sue condizioni di salute - le quali comunque si conoscono grazie a voci libere che non stanno ai ricatti dei giornali pagati a cottimo - allora "partirebbe la macchina del "pre conclave". 

Diffidate dai giornalai calunniatori

Macchina che è partita da tempo, per fortuna, ma che non annovera fra i nomi quelli che qualche "tracagnotto" giornalista del Fatto Quotidiano offre sulle pagine di qualche carta straccia. C'è da chiedersi chi sono quegli sprovveduti che continuano a parlare con giornalai che hanno sparlato e calunniato metà clero romano e gli danno informazioni false in merito a quelle che sono le chiacchiere di salotto. Soltanto dei cardinali folli possono pensare di eleggere un porporato italiano che appella i suoi frati con termini vezzeggiativi al femminile ed ha solo sessant'anni. Non ci è bastata l'esperienza di Giovanni Paolo II con quello che venne definito da Siri un "pontificato eterno"? Non ci sono bastati gli scandali degli ultimi anni che vedevano Bergoglio ripescato per i capelli dall'Argentina? Possiamo stare certi che i cardinali non stanno pensando affatto ad alcune giovani leve che sono state tirate su da Francesco un po' come Mauro Gambetti, ovvero senza conoscere affatto il loro operato nei luoghi ove si trovavano. Tanto di cappello per aver risanato alcuni buchi, tanti elogi per aver risistemato altre problematiche, qualche "pizzoeccitabile" si emozionerà anche nel vedere ostentate casule e pizzi ma sinceramente le urgenze per la Chiesa sono ben altre. Non sentiamo la necessità di vedere un Papa che appella i Capi Dicastero al femminile. Già ci pensano le suore femministe a voler fare questo passo.

La salute del Papa

«Tutti gli accertamenti effettuati sino ad oggi sono indicativi di un quadro clinico complesso che richiederà una degenza ospedaliera adeguata» hanno comunicato i medici questa mattina. Il bollettino informa, quindi, che il Papa non uscirà presto dall'ospedale e la situazione non è rosea come qualcuno ha fatto credere quando Francesco è entrato al Gemelli "ricoverandosi da solo". 

Le condizioni di salute del Papa, possiamo dirlo serenamente, non sono delle migliori e questo è il motivo per cui non si è mostrato in questi giorni né dal vivo, né in video, né in foto.
Il Santo Padre ha bisogno di riposo e tranquillità per poter affrontare la terapia serenamente. Terapia che, come affermano alcune persone a lui vicine, stentano anche a trovare ed è stata modificata più volte sia a Santa Marta, sia in questi giorni in ospedale. La Prefettura della Casa Pontificia ha già annullato l'udienza del 19 febbraio 2025, quindi prima di mercoledì Bergoglio non uscirà dal Gemelli. 

L'invito, quindi, è quello della preghiera e soprattutto di diffidare dalle ricostruzioni che vengono offerte da tutti quei giornalai che tentano di fare soldi sui titoli e sono i medesimi che hanno già ricevuto le mazzette per offrire una immagine dell'uno e dell'altro candidato che potrebbe succedere a Bergoglio. Nel 2013 la maggior parte dei cardinali hanno seguito ciò che la stampa diceva e il risultato sono stati dodici anni di agonia. Siamo portati a credere che nessuna persona - in particolare gli elettori - con un minimo di intelligenza voglia che questo riaccada.  

Il ricovero del Papa e le comunicazioni

Dopo il ricovero, che la Sala Stampa ha comunicato come volontario, il primo bollettino medico è arrivato alle ore 18.34 del 14 febbraio quando dalla Sala Stampa della Santa Sede hanno comunicato: «Il Santo Padre a seguito dell'acuirsi della bronchite di questi giorni ha effettuato gli accertamenti specialistici ed ha iniziato la terapia farmacologica ospedaliera. I primi esami effettuati dimostrano una infezione delle vie respiratorie. Le condizioni cliniche sono discrete; presenta lieve alterazione febbrile». 

Nella mattinata di venerdì 15 febbraio la Sala Stampa ha comunicato: «Il Papa ha passato una notte serena, ha dormito bene. Stamattina ha fatto colazione  e ha letto alcuni quotidiani. Continuano gli accertamenti e le terapie».

In serata il bollettino medico: «Papa Francesco ha riposato tutta la notte.  Non ha presentato episodi febbrili. Gli accertamenti eseguiti nel corso della giornata confermano l'infezione delle vie respiratorie. La terapia è stata leggermente modificata in base agli ulteriori riscontri microbiologici. Gli esami di laboratorio odierni riscontrano il miglioramento di alcuni valori. Nel corso della mattina ha ricevuto la Santa Eucarestia, quindi ha alternato il riposo alla preghiera ed alla lettura. Per facilitare la ripresa, lo staff medico ha prescritto riposo assoluto; pertanto nella giornata di domani, domenica 16 febbraio, il Santo Padre non guiderà la preghiera dell'Angelus, ciononostante ha inteso inviare il testo per la relativa pubblicazione. Papa Francesco è stato aggiornato dei tanti messaggi di vicinanza e affetto ricevuti ed esprime la sua gratitudine, chiedendo nel contempo di continuare a pregare per lui».

Nonostante le notizie, il Papa Domenica 16 febbraio 2025 non si affaccia alla finestra del suo appartamento al Policlinico Gemelli. 
Francesco non prega l'Angelus con i fedeli "perché i medici hanno consigliato un riposo assoluto", afferma la Sala Stampa. Il Papa ha voluto far pubblicare il testo della sua riflessione: «Desidero salutare tutti gli artisti che hanno partecipato: avrei voluto essere in mezzo a voi ma, come sapete, mi trovo qui al Policlinico Gemelli perché ho ancora bisogno di un po' di cure per la mia bronchite. Vi ringrazio per l’affetto, la preghiera e la vicinanza con cui mi state accompagnando in questi giorni, così come vorrei ringraziare i medici e gli operatori sanitari di questo Ospedale per la loro premura: svolgono un lavoro prezioso e tanto faticoso, sosteniamoli con la preghiera!»

La Sala Stampa della Santa Sede, alle 17.40, ha comunicato il bollettino medico: «Papa Francesco ha riposato bene durante la notte. Le condizioni cliniche sono stazionarie e prosegue l'iter diagnostico terapeutico prescritto dallo staff medico. Questa mattina ha ricevuto l'Eucarestia ed ha seguito la Santa Messa in televisione. Il pomeriggio ha alternato la lettura al riposo».


Lunedì 17 febbraio alle ore 12.59 la Sala Stampa informa: «I risultati degli accertamenti effettuati nei giorni scorsi e nella giornata odierna hanno dimostrato una infezione polimicrobica delle vie respiratorie che ha determinato una ulteriore modifica della terapia. Tutti gli accertamenti effettuati sino ad oggi sono indicativi di un quadro clinico complesso che richiederà una degenza ospedaliera adeguata». 


S.M. e d.L.M.
Silere non possum