Le condizioni del Papa nelle ultime ore si sono aggravate. Anche la Sala Stampa si è dovuta arrendere nel comunicare che «La tac torace di controllo alla quale il Santo Padre è stato sottoposto questo pomeriggio ha dimostrato l'insorgenza di una polmonite bilaterale che ha richiesto un' ulteriore terapia farmacologica». È la prima volta, da quando è stato ricoverato il 14 febbraio, che i medici parlano chiaramente di Tomografia Assiale Computerizzata. Nei bollettini precedenti si parlava di "esami diagnostici" ma è chiaro che il Papa era stato già sottoposto anche a questo esame. Quella che era stata definita in un primo momento una "infezione delle vie respiratorie", poi "infezione polimicrobica", oggi viene chiarito essere una "polmonite bilaterale". Si tratta di un rischio che si era scongiurato nel 2023. «In un paziente di ottantotto anni, in particolare un paziente come Papa Francesco che è molto delicato da questo punto di vista, la polmonite è un rischio che non bisogna correre affatto. La polmonite è la quarta principale causa di morte nelle persone anziane e la prima tra le malattie infettive» riferisce un membro dello staff.
Inoltre, si evince che i medici stanno modificando la terapia farmacologica con frequenza.
L'ultimo ricovero di Papa Francesco, avvenuto anch'esso improvvisamente, fu nel 2023 e le motivazioni furono le medesime. Sulla stampa continuano a ripetersi vecchie fake news che vedrebbero un Bergoglio con un solo polmone ma in realtà il Papa ha entrambi i polmoni. All'età di 21 anni, nel 1957, il Pontefice subì l’asportazione del lobo superiore del polmone destro a causa di tre cisti. Lo racconta lui stesso: «Quando mi sono ripreso dall’anestesia, il dolore che sentivo era molto intenso. Non è che non fossi preoccupato, ma ho sempre avuto la convinzione che sarei guarito». È stata asportata soltanto una piccola parte del polmone destro e non l’intero organo.
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Il ricovero nel 2023
Il 29 marzo, dopo l'udienza generale, il Pontefice fu portato d'urgenza in ambulanza al Policlinico Gemelli. La Sala Stampa della Santa Sede emise un comunicato che era chiaramente falso e che recitava: «Il Santo Padre si trova da questo pomeriggio al Gemelli per alcuni controlli precedentemente programmati». In realtà quei controlli non erano affatto previsti perché da anni il Papa si reca, nella massima discrezione, a fare alcuni controlli. In quell'occasione, invece, fu chiamata l'ambulanza che sostò per un bel po' di fronte alla Domus Sanctae Marthae.
Il Papa venne ricoverato e si evidenziò una infezione respiratoria. Il secondo comunicato, emesso il giorno stesso, recitava: «Nei giorni scorsi Papa Francesco ha lamentato alcune difficoltà respiratorie e questo pomeriggio si è recato presso il Policlinico A. Gemelli per effettuare alcuni controlli medici. L’esito degli stessi ha evidenziato un’infezione respiratoria (esclusa l'infezione da Covid 19) che richiederà alcuni giorni di opportuna terapia medica ospedaliera. Papa Francesco è toccato dai tanti messaggi ricevuti ed esprime la propria gratitudine per la vicinanza e la preghiera».
I comunicati e i bollettini medici, però, erano molto più positivi. Il 30 marzo affermava il portavoce: «Papa Francesco ha trascorso il pomeriggio al Gemelli dedicandosi al riposo, alla preghiera e ad alcune incombenze di lavoro». E i medici chiarivano: «Nell’ambito di controlli clinici programmati al Santo Padre è stata riscontrata una bronchite su base infettiva che ha richiesto la somministrazione di una terapia antibiotica su base infusionale che ha prodotto gli effetti attesi con un netto miglioramento dello stato di salute. Sulla base del prevedibile decorso il Santo Padre potrebbe essere dimesso nei prossimi giorni».
Il 31 marzo il Papa, addirittura, mangiò una pizza con altre persone che lo videro e furono annunciate anche le sue dimissioni dall'ospedale: «La giornata di ieri è trascorsa bene, con un normale decorso clinico. Nella serata Papa Francesco ha cenato, mangiando la pizza, insieme a quanti lo assistono in questi giorni di degenza ospedaliera: con il Santo Padre erano presenti i medici, gli infermieri, gli assistenti ed il personale della Gendarmeria. Questa mattina dopo aver fatto colazione, ha letto alcuni quotidiani ed ha ripreso il lavoro. Il rientro a casa Santa Marta di Sua Santità è previsto nella giornata di domani, all’esito dei risultati degli ultimi accertamenti di questa mattina». Un altro comunicato affermava: «Questo pomeriggio Papa Francesco si è recato in visita ai bambini ricoverati nel reparto di oncologia pediatrica nell’ospedale A. Gemelli, portando loro dei rosari, delle uova di cioccolato e copie del libro “Nacque Gesù a Betlemme di Giudea…”. Nel corso della visita, durata circa mezz’ora, il Papa ha impartito il sacramento del battesimo a un bambino, di nome Miguel Angel, di poche settimane. Al termine ha fatto ritorno al proprio reparto». Un ultimo comunicato, poi, confermava la dimissione: «L’equipe medica che sta seguendo Sua Santità Papa Francesco, dopo aver valutato l’esito degli esami effettuati in data odierna e il favorevole decorso clinico, ha confermato la dimissione del Santo Padre dal Policlinico A. Gemelli nella giornata di domani». Il 1 aprile 2023 il Papa lasciò il Gemelli.
Il Pontefice, poi, non partecipò alla Via Crucis per via del freddo ma celebrò la Santa Pasqua e partì per l'Ungheria dal 28 al 30 aprile.
Martedì 6 giugno 2023 la Sala Stampa emise un comunicato che apparve strano: «Questa mattina Papa Francesco si è recato al Policlinico Gemelli per sottoporsi ad alcuni accertamenti clinici e ha fatto ritorno in Vaticano prima di mezzogiorno». Il Papa, infatti, si recava spesso in ospedale ma non veniva data nessuna comunicazione.
Il giorno seguente chiarirono che la questione era più seria e il Pontefice avrebbe dovuto sottoporsi ad un intervento chirurgico in anestesia generale, cosa che Bergoglio ha sempre rifiutato perché spaventatissimo. Il comunicato recitava: «Il Santo Padre al termine dell'Udienza Generale si è recato presso il Policlinico Universitario A. Gemelli dove nel primo pomeriggio sarà sottoposto in anestesia generale ad un intervento chirurgico di Laparotomia e plastica della parete addominale con protesi. L'operazione, concertata nei giorni scorsi dall'equipe medica che assiste il Santo Padre, sì è resa necessaria a causa di un laparocele incarcerato che sta causando sindromi sub occlusive ricorrenti, dolorose e ingravescenti. La degenza presso la struttura sanitaria durerà diversi giorni per permettere il normale decorso post operatorio e la piena ripresa funzionale».
L'operazione, chiaramente, si rese necessaria urgentemente proprio perché rimandata da tempo da Francesco e il giorno precedente il Papa fece accesso all'ospedale per complicazioni serie. Dopo l'intervento la Sala Stampa comunicò: «Il Santo Padre, ricoverato presso il Policlinico A. Gemelli, è stato sottoposto all'intervento chirurgico programmato ed eseguito nelle prime ore pomeridiane dal Prof. Sergio Alfieri, Direttore del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Addominali ed Endocrino Metaboliche, assistito dal Dott. Valerio Papa, dalla dott.ssa Roberta Menghi dal dott. Antonio Tortorelli e dal dott. Giuseppe Quero; l'intervento è stato condotto in anestesia generale dal Prof. Massimo Antonelli, Direttore del Dipartimento di Scienze dell'emergenza, anestesiologiche e della rianimazione, coadiuvato dalla dott.ssa Teresa Sacco, dalla dott.ssa Paola Aceto e dal dott. Maurizio Soave e la dott.ssa Giuseppina Annetta per il posizionamento dell'accesso vascolare centrale. Erano altresi presenti in Sala Operatoria il Prof. Giovanni Battista Doglietto, Direttore del Fondo di Assistenza Sanitaria, ed il dott. Luigi Carbone, Medico della Direzione di Sanità ed Igiene dello Stato della Città del Vaticano. Papa Francesco è vigile e cosciente e ringrazia per i numerosi messaggi di vicinanza e di preghiera che lo hanno da subito raggiunto». Il bollettino medico chiariva: «Questo pomeriggio, presso il Policlinico Gemelli, il Santo Padre è stato sottoposto all'intervento chirurgico programmato per un laparocele incarcerato in corrispondenza della cicatrice delle pregresse operazioni chirurgiche laparotomiche effettuate negli anni passati. Tale laparocele causava al Santo Padre, da alcuni mesi, una sindrome subocclusiva intestinale dolorosa ingravescente. Nel corso dell'intervento chirurgico sono state riscontrate delle tenaci aderenze tra alcune anse intestinali medio-tenuali parzialmente conglobate ed il peritoneo parietale che causavano la sintomatologia sopra menzionata. Si è proceduto pertanto alla liberazione delle aderenze (cicatrici interne) con sbrigliamento completo di tutta la matassa tenuale. È stata quindi eseguita la riparazione del difetto erniario mediante una plastica della parete addominale con l'ausilio di una rete protesica. L'intervento chirurgico e l'anestesia generale si sono svolte senza complicazioni. Il Santo Padre ha reagito bene all'intervento chirurgico».
Anche durante questo intervento le comunicazioni dei medici e della Sala Stampa erano pressoché positive. L'8 giugno Bruni affermava: «Lo staff medico che segue il decorso post operatorio del Pontefice informa che Papa Francesco ha trascorso una notte tranquilla riuscendo a riposare in modo prolungato; è in buone condizioni generali, vigile e in respiro spontaneo. Gli esami di controllo di routine sono buoni. Per l’intera giornata osserverà il necessario riposo post operatorio. Il Papa è informato dei messaggi di vicinanza e affetto giunti nelle ultime ore ed esprime la sua gratitudine, chiedendo nel contempo di continuare a pregare per lui».
Lo stesso giorno un secondo comunicato: «Sua Santità Papa Francesco ha trascorso una giornata di riposo. Lo staff medico che segue il decorso post operatorio del Pontefice informa che si è alimentato con una dieta idrica. I parametri emodinamici e respiratori sono stabili. Il decorso post operatorio risulta regolare. Nel pomeriggio di oggi, Solennità del Corpus Domini, ha ricevuto l’Eucarestia. Tra i tanti messaggi di vicinanza è stato colpito dall’affetto della famiglia del piccolo Miguel Angel, battezzato da Papa Francesco lo scorso 31 marzo durante la visita nei reparti di oncologia pediatrica e neurochirurgia infantile dell’ospedale, che gli ha inviato un poster di auguri di pronta guarigione. Il Santo Padre ha voluto personalmente ringraziare la mamma con una breve telefonata».
Il 9 giugno riferivano: «Papa Francesco ha riposato durante la notte. L’equipe medica informa che il quadro clinico è in progressivo miglioramento e il decorso post operatorio è regolare. Dopo aver fatto colazione Sua Santità ha iniziato a mobilizzarsi trascorrendo gran parte della mattina in poltrona. Ciò gli ha consentito la lettura dei quotidiani e la ripresa iniziale del lavoro» e ancora: «Lo staff medico informa che il decorso post operatorio del Papa continua ad essere regolare e nella norma. Il Santo Padre è apiretico, i parametri emodinamici sono normali, ha sospeso le flebo e continuato ad alimentarsi con una dieta liquida. Il pomeriggio si è raccolto in preghiera e si è dedicato alle attività lavorative. In serata ha ricevuto l’Eucaristia. Papa Francesco è toccato dai numerosi messaggi che continua a ricevere in queste ore; in particolar modo intende rivolgere il pensiero e il proprio ringraziamento ai bambini in questo momento ricoverati in ospedale, per l’affetto e l’amore ricevuto attraverso i loro disegni ed i loro messaggi. A loro, come al personale medico, agli infermieri, agli operatori socio sanitari e agli assistenti spirituali che quotidianamente toccano con mano il dolore, alleviandone il peso, esprime la propria gratitudine per la vicinanza e la preghiera».
Il giorno seguente veniva offerto un panorama sempre più positivo: «Lo staff medico informa che il decorso post operatorio di Papa Francesco continua ad essere regolare. Tutte le flebo sono già state sospese nei giorni scorsi e il Santo Padre si alimenta con una dieta semiliquida. È apiretico ed emodinamicamente stabile. Gli esami del sangue e la radiografia del torace post operatori sono buoni. Il Santo Padre sta seguendo un’attenta convalescenza che mira al minor sforzo della parete addominale, per permettere alla rete protesica impiantata e alla riparazione della fascia muscolare di cicatrizzare in modo ottimale. Su indicazione dello staff medico e dell’assistente sanitario personale, e come desumibile dai normali tempi di decorso post operatorio in interventi di questo genere, Papa Francesco domani reciterà la preghiera dell’Angelus in privato, unendosi spiritualmente, con affetto e gratitudine, ai fedeli che vorranno accompagnarlo, ovunque siano».
L'11 giugno il IX comunicato che vede il Papa ancora in compagnia ed interagire con diverse persone: «Lo staff medico informa che il decorso post operatorio di Papa Francesco è regolare. Il Santo Padre continua ad essere apiretico ed emodinamicamente stabile; ha effettuato fisioterapia respiratoria ed ha continuato a mobilizzarsi. Nel corso della mattina ha seguito la Santa Messa in diretta televisiva e ricevuto l’Eucaristia. Successivamente si è recato presso la Cappellina dell’appartamento privato, dove si è raccolto in preghiera per la recita dell’Angelus. Quindi ha pranzato comunitariamente con quanti lo assistono in questi giorni di degenza nell’appartamento privato (medici, assistente sanitario, infermieri, ausiliari e personale del Corpo della Gendarmeria)».
Il 12 giugno, addirittura il Papa si dedica al lavoro: «Lo staff medico informa che il decorso post operatorio del Santo Padre continua ad essere regolare, osservando le prescrizioni mediche. Papa Francesco continua ad alimentarsi normalmente. Questa mattina ha ricevuto la Santa Eucaristia e successivamente si è dedicato alle attività lavorative». Il 13 giugno la Sala Stampa comunica: «Il Santo Padre ha riposato bene durante la notte. I controlli ematochimici a cui è stato sottoposto risultano regolari; sta continuando la fisioterapia respiratoria. La mattina è stata dedicata alle attività lavorative alternate alla lettura di testi. Prima di pranzo si è recato nella Cappellina dell’appartamento privato dove si è raccolto in preghiera e ha ricevuto l’Eucarestia».
Il 14 giugno il XII comunicato: «Il Santo Padre ha riposato bene durante la notte. Lo staff medico riferisce che il decorso clinico sta procedendo regolarmente, senza complicanze, e pertanto sta programmando la dimissione per i prossimi giorni. Durante la mattinata il Santo Padre si è dedicato all’attività lavorativa. Prima di pranzo si è recato nella Cappellina dell’appartamento privato dove si è raccolto in preghiera e ha ricevuto l’Eucarestia». Il 15 giugno Bruni comunicava che il Papa sarebbe stato dimesso: «Lo staff medico informa che Papa Francesco ha riposato bene durante la notte. Il decorso clinico prosegue regolarmente. Gli esami ematochimici risultano nella norma. Nella serata di ieri ha cenato comunitariamente insieme a quanti dal giorno del ricovero lo assistono. Questa mattina, come segno di ringraziamento, ha ricevuto tutta l’equipe operatoria formata dal personale medico, dagli infermieri, dagli operatori socio sanitari e dagli ausiliari che lo scorso 7 giugno hanno coordinato, eseguito e reso possibile l’operazione chirurgica. Successivamente ha incontrato S.E. Mons. Claudio Giuliodori, Assistente Ecclesiastico Generale dell’Università Cattolica e Don Nunzio Currao, Assistente spirituale del personale del Policlinico; quindi i rappresentanti del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Policlinico Gemelli, con il Presidente, Avv. Carlo Fratta Pasini, e il Rettore dell’Università Cattolica, Prof. Franco Anelli, insieme agli organi direttivi del Policlinico, con il Direttore Generale, Prof. Marco Elefanti. Al termine si è recato nel reparto di Oncologia Pediatrica e Neurochirurgia Infantile dove sono assistiti i piccoli degenti che in questi giorni hanno espresso al Papa il loro affetto attraverso numerose lettere, disegni e messaggi di pronta guarigione. Papa Francesco ha toccato con mano il dolore di questi bambini che portano ogni giorno sulle loro spalle, insieme alle loro mamme ed ai loro papà, la sofferenza della Croce. A ciascuno di loro ha fatto dono di un rosario e di un libro. Nel salutare i presenti, Sua Santità ha rivolto un ringraziamento a tutto il personale sanitario per la professionalità e lo sforzo di alleviare la sofferenza dell’altro, oltre che con i farmaci, con la tenerezza e l’umanità. L’equipe sanitaria che sta seguendo Papa Francesco ha confermato la dimissione del Santo Padre dal Policlinico A. Gemelli nella mattina di domani, venerdì 16 giugno».
Il 16 giugno 2023, dopo 9 giorni dall'intervento, il Pontefice lasciò l'ospedale Gemelli. La Sala Stampa comunicava: «All’uscita del Policlinico A. Gemelli, poco prima delle 9:00, Papa Francesco si è recato a Santa Maria Maggiore, dove si è fermato in preghiera davanti all’icona di Maria, Salus Populi Romani. Prima di fare rientro in Vaticano, poco dopo le 10:00, Papa Francesco si è fermato per una breve visita privata alle suore dell’Istituto Maria Santissima Bambina, riunite per il loro capitolo generale, e, fuori dall’Ingresso del Perugino, per salutare le forze dell’ordine e ringraziarle per il loro servizio. L’Angelus di domenica e le udienze dei prossimi giorni sono confermati, salvo l’Udienza Generale di mercoledì 21 giugno, che è annullata per salvaguardare il recupero post operatorio del Santo Padre».
Le attività del Papa e la sua vita quotidiana procede, sempre con i controlli di routine, nella serenità fino al 25 novembre 2023 quando il Santo Padre inizia ad accusare nuovamente il clima freddo. La Sala Stampa comunica: «Le udienze del Santo Padre previste per questa mattina sono annullate per via di un leggero stato influenzale». Anche in quella occasione Bergoglio non volle il ricovero e le sue condizioni fisiche glielo permisero.
Il 27 novembre 2023 la Sala Stampa comunicò: «Confermo che la tac ha escluso una polmonite, ma mostrava una infiammazione polmonare che causava alcune difficoltà respiratorie. Per una maggiore efficacia della terapia si è proceduto a posizionare un ago cannula per infusione di terapia antibiotica per via endovenosa. Le condizioni del Papa sono buone e stazionarie, non presenta febbre e la situazione respiratoria è in netto miglioramento. Per facilitare il recupero del Papa, alcuni importanti impegni previsti per questi giorni sono stati rimandati perché possa dedicarvi il tempo e le energie desiderate. Altri, di carattere istituzionale o più facili da sostenere date le attuali condizioni di salute, sono stati mantenuti».
Il 30 novembre, ricevendo alcuni fedeli in udienza il Pontefice disse: «Come vedete, sono vivo. Il medico mi ha detto di non andare a Dubai. La ragione è che c’è molto caldo lì, e si passa dal caldo all’aria condizionata. Sto in questa situazione bronchiale, non è conveniente. Grazie a Dio non è una polmonite. È una bronchite molto acuta, infettiva. Non ho più la febbre, ma prendo ancora antibiotici e altre cose. La salute mal curata lascia il posto alla fragilità» e concluse dicendo: «Non posso parlare più, non ho la forza».
Il Papa sarebbe dovuto partire per gli Emirati Arabi Uniti dal 1 al 3 dicembre per prendere parte alla Conferenza ONU sui cambiamenti climatici Cop28 ma il suo viaggio fu annullato proprio a motivo delle sue condizioni di salute.
Il 2 dicembre 2023 la Sala Stampa comunicò: «Le condizioni di salute del Santo Padre sono in miglioramento, il Papa non presenta febbre e prosegue con la terapia del caso. Per evitare di esporsi a sbalzi di temperatura, domani mattina Papa Francesco reciterà l’Angelus in collegamento da Casa Santa Marta. La preghiera sarà trasmessa in diretta televisiva e sugli schermi presenti in Piazza San Pietro, da Vatican Media e in streaming sul sito di Vatican News».
Il Papa, infatti, addirittura recitò l'Angelus da Casa Santa Marta. Il quadro clinico odierno è certamente differente. In primis perché l'età è avanzata e Francesco ha sempre avuto difficoltà dal punto di vista respiratorio. In secondo luogo, però, c'è anche da sottolineare che in questo caso non c'è stato un intervento corretto immediato. Sono state tentate diverse terapie e si è continuato a riempire il Papa di cortisone, cosa che è diventata talmente evidente da far spaventare anche i più stretti collaboratori negli ultimi giorni a Santa Marta. Il bollettino medico di Francesco emesso ieri dall'equipe medica evidenzia, inoltre, che «l'infezione polimicrobica è insorta su un quadro di bronchiectasie e bronchite asmatiforme».
Da diverso tempo il Papa appare in pubblico con un "fischietto" che accompagna il suo respiro e negli ultimi tempi ha più volte interrotto i suoi discorsi dicendo che non riusciva a respirare bene.