Dal 22 febbraio 2025 Papa Francesco è in prognosi riservata e da diciannove giorni è ricoverato presso il Policlinico Agostino Gemelli di Roma. Dal 14 febbraio il Pontefice non è più apparso in pubblico ed è confinato nell'appartamento papale al decimo piano del nosocomio romano. Puoi trovare qui un approfondimento su quanto è accaduto in questi giorni. Questa mattina, 5 marzo, la Sala Stampa della Santa Sede ha pubblicato il testo per la catechesi dell'udienza generale del mercoledì nella quale il Papa invita: «come Maria e Giuseppe, pieni di speranza, mettiamoci anche noi sulle tracce del Signore, che non si lascia contenere dai nostri schemi e si lascia trovare non tanto in un luogo, ma nella risposta d’amore alla tenera paternità divina, risposta d’amore che è la vita filiale». Dopo pranzo è stato reso pubblico un testo che il Papa aveva firmato prima del ricovero indirizzato a la Campanha da Fraternidade in Brasile: «Con questo giorno di digiuno, penitenza e preghiera, iniziamo la Quaresima in questo Anno giubilare dell'Incarnazione. In questa occasione, vorrei esprimere la mia vicinanza alla Chiesa pellegrina in questa nazione e congratularmi con i miei fratelli e sorelle della Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile per la loro iniziativa della Campagna di Fraternità, che si ripete da più di 60 anni e che quest'anno ha come tema “Fraternità ed ecologia integrale” e come motto il passo della Scrittura in cui, contemplando l'opera della creazione, “Dio vide che tutto era molto buono”» ha scritto il Papa.

Questo pomeriggio presso l'Abbazia Benedettina di San Anselmo, dove il clima non è dei più sereni al momento a motivo delle notizie pubblicate su alcuni disastri interni, si è svolta la consueta statio con la processione verso la basilica di Santa Sabina dove il Penitenziere Maggiore, Card. Angelo De Donatis, ha presieduto l'Eucarestia con il rito di imposizione delle ceneri con il quale ha dato avvio alla Quaresima. Anche in questa celebrazione Papa Francesco ha voluto che il porporato leggesse un testo che è stato preparato dai suoi collaboratori. In questo modo il Pontefice non molla la parte omiletica che da anni ha stretto con i denti nonostante non abbia più voluto celebrare l'Eucarestia. 

«Fratelli e sorelle ascoltiamo ora l’omelia di Papa Francesco. Ci sentiamo profondamente uniti a lui in questo momento e lo ringraziamo per l’offerta della sua preghiera e delle sue sofferenze per il bene della Chiesa intera e di tutto il mondo» ha detto il Penitenziere Maggiore prima di leggere il testo. 
«Così, nonostante le maschere che indossiamo e gli artifizi spesso creati ad arte per distrarci, le ceneri ci ricordano chi siamo. Questo ci fa bene. Ci ridimensiona, spunta le asprezze dei nostri narcisismi, ci riporta alla realtà, ci rende più umili e disponibili gli uni verso gli altri: nessuno di noi è Dio, siamo tutti in cammino»
ha scritto il Papa.

«La Quaresima -
ha sottolineato -, però, è anche un invito a ravvivare in noi la speranza. Se riceviamo le ceneri col capo chino per ritornare alla memoria di ciò che siamo, il tempo quaresimale non vuole lasciarci a testa bassa ma, anzi, ci esorta a sollevare il capo verso Colui che dagli abissi della morte risorge, trascinando anche noi dalla cenere del peccato e della morte alla gloria della vita eterna».

Alla celebrazione ha preso parte anche S.E.R. Mons. Mario Enrico Delpini, Arcivescovo di Milano, manifestando in questo modo la comunione della Chiesa Ambrosiana con il Santo Padre Francesco che si è unito spiritualmente. Nell'Arcidiocesi di Milano la Quaresima avrà inizio, secondo il Rito Ambrosiano, il 9 marzo 2025. L'Arcivescovo presiederà la Santa Messa in Duomo alle ore 17.30. Martedì 11 marzo, poi, alle ore 10 sempre in Duomo Mons. Delpini presiederà la celebrazione penitenziale per i presbiteri dell'Arcidiocesi ambrosiana. 

Il bollettino medico del 5 marzo

In serata la Sala Stampa della Santa Sede ha reso noto il bollettino medico: «Il Santo Padre anche oggi è rimasto stazionario senza presentare episodi di insufficienza respiratoria. Come programmato, durante il giorno, ha effettuato l'ossigenoterapia ad alti flussi e nella notte verrà ripresa la ventilazione meccanica non invasiva. Il Santo Padre ha incrementato la fisioterapia respiratoria e quella motoria attiva. Ha trascorso la giornata in poltrona. In considerazione della complessità del quadro clinico, la prognosi rimane riservata. Questa mattina, nell'appartamento privato sito al 10° piano, il Santo Padre ha partecipato al rito della benedizione delle Sacre Ceneri che gli sono state imposte dal celebrante, quindi ha ricevuto l’Eucarestia. Successivamente si è dedicato ad alcune attività lavorative. Sempre nel corso della mattina ha chiamato P. Gabriel Romanelli, parroco della Sacra Famiglia di Gaza. Nel pomeriggio ha alternato il riposo al lavoro». 


p.L.M.
Silere non possum