Città del Vaticano - Una giornata speciale per la comunità agostiniana della Curia Generalizia dell’Ordine di Sant’Agostino, in Via Paolo VI, proprio di fronte al Vaticano. Oggi, 13 maggio 2025, il Santo Padre Leone XIV ha presieduto la Santa Messa insieme alla comunità, con la quale ha poi condiviso anche il pranzo in un clima di fraternità e semplicità.
«Anche quando era cardinale veniva quasi quotidianamente a trovarci e pranzava con noi», ha ricordato il Priore Generale dell’Ordine, sottolineando il legame profondo e sincero che unisce il Papa agli agostiniani.
La devozione del Papa per Maria
Fin dall’inizio del suo pontificato, Papa Leone XIV ha voluto porre il proprio ministero sotto la materna protezione di Maria. Il suo primo gesto è stato un pellegrinaggio al santuario mariano di Genazzano, dedicato a Maria Madre del Buon Consiglio, tanto amato dagli agostiniani e caro alla tradizione cristiana come luogo di consiglio, discernimento e guida.
In questi giorni il Pontefice ha anche scelto di indossare un anello recante l’immagine di Maria, Madre della Chiesa, come segno di affidamento e memoria visibile del suo legame filiale con la Vergine.
Il titolo di “Madonna del Soccorso” affonda le sue radici nel XIV secolo, in Palermo, ed è legato profondamente alla predicazione e alla vita dei frati agostiniani. L’iconografia e il culto si diffusero dapprima in Sicilia e poi nel resto d’Italia e del mondo, sempre grazie all’opera missionaria e pastorale dell’Ordine.
Tre eventi miracolosi, documentati dallo scrittore agostiniano B. Attardi nel 1741, segnano l’origine di questa devozione:
1. La guarigione di padre Nicola Bruno da Messina, priore del convento di S. Agostino a Palermo, che ricevette la visita della Vergine Maria e fu guarito dopo aver invocato la Madonna raffigurata nella cappella di San Martino.
2. Il celebre episodio del bambino salvato dal demonio, invocato imprudentemente dalla madre esasperata. Al grido pentito “Soccorso, Vergine Maria!”, la Madonna apparve con un bastone, mise in fuga il diavolo e salvò il piccolo. È questo l’evento che ha segnato l’iconografia tradizionale: la Madonna che protegge un bambino impaurito minacciando il demonio, con la madre inginocchiata in preghiera.
3. La guarigione miracolosa di una giovane paralitica, che ricevette in sogno la visita della Vergine e fu guarita dopo aver trovato l’immagine che le era apparsa, proprio nella stessa cappella di San Martino.
Nel corso dei secoli, il titolo di Madonna del Soccorso è diventato un riferimento spirituale potente per quanti cercano liberazione dal male, consolazione nelle tribolazioni, e rifugio sicuro nel pericolo. L’Ordine Agostiniano ha promosso questo culto con zelo, portandolo in tanti conventi e santuari, tra cui quello di Cartoceto, fondato dal beato Giacomo da Napoli, missionario e predicatore nel Cinquecento. Nel 1804 Papa Pio VII estese a tutto l’Ordine Agostiniano la celebrazione liturgica della Madonna del Soccorso, fissandola proprio al 13 maggio, data che oggi, con grande significato, ha visto il Pontefice unirsi alla comunità agostiniana nel celebrare questa antica e attualissima devozione.
E.R.
Silere non possum