Il vescovo di Covington (USA), S.E.R. Mons. John Curtis Iffert, ha comunicato ai fedeli della sua diocesi di aver firmato il decreto di soppressione della associazione pubblica di fedeli "Missionari di San Giovanni Battista". Il documento è stato firmato il 1° luglio 2024 ed è stato necessario attendere l'iter di chiusura del procedimento.
Il Decreto afferma:
I Missionari di San Giovanni Battista sono stati eretti in associazione pubblica di fedeli soggetta al Vescovo di Covington il 1° settembre 2019.
L'associazione è stata fondata con l'intenzione di diventare un istituto religioso in cui la celebrazione della forma precedente del Rito Romano fosse prevista dalle norme della comunità. Alla luce della lettera apostolica Traditionis custodes e in risposta alla costante denigrazione dell'attuale forma del Rito Romano da parte dei membri dell'associazione e alla mancanza di una leadership clericale adeguata per l'associazione, ho deciso di sopprimere i Missionari di San Giovanni Battista.
In conformità con il can. 50 e can. 320 §3, questa decisione è stata presa in accordo con il Consiglio dell'Associazione e con il Consiglio diocesano.
Pertanto, in conformità con il can. 320 $2, 1 con il presente documento si sopprimono i Missionari di San Giovanni Battista.
Secondo il can. 1734 §§1-2, l'emendazione o la revoca del presente decreto può essere richiesta entro dieci giorni utili dalla sua notifica.
Dato nella Cancelleria della Diocesi di Covington il primo giorno di luglio dell'anno duemilaventiquattro del Signore.
I Missionari di San Giovanni Battista hanno rilasciato due comunicati:
Onorando il nostro santo fondatore P. Jean Baptist Rauzan, i Missionari di San Giovanni Battista si sottomettono al decreto del nostro vescovo, Sua Eccellenza John Iffert. Nel fare ciò, abbracciamo le parole di P. Rauzan scritte nelle nostre costituzioni sotto il titolo La nostra sottomissione alle autorità stabilite da Dio: “Il Sovrano Pontefice e la Chiesa, inseparabile dal suo capo visibile, sono ai nostri occhi l'autorità primaria. Gesù Cristo ci trasmette attraverso di essa la via, la verità e la vita. La Fede della Chiesa romana è immutabilmente la nostra Fede. . . . Ovunque andiamo, riveriamo i vescovi considerandoli nostri padri e nostri maestri. Se essi disapprovano o dubitano dell'efficacia di certi metodi usati nelle missioni, noi obbediremo ai loro comandi e ai loro consigli. Questo modo di agire sembra non solo necessario e più saggio, ma anche più fecondo di grazia, come la felice esperienza ci ha dimostrato. Per il resto, anche se alcuni metodi utili saranno soppressi, saremo di buon umore perché per noi l'obbedienza sarà sempre il bene più grande”.