Città del Vaticano - Al terzo giorno di sede vacante, la Chiesa universale continua il suo percorso di raccoglimento e preghiera. Questa mattina si è svolto il rito della traslazione della salma del Romano Pontefice Francesco nella Basilica di San Pietro.
La celebrazione si è aperta con l’invocazione della speranza cristiana: “Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà”. Le sacre spoglie del Pontefice sono state accompagnate in processione dalla Domus Sanctae Marthae fino all’Altare della Confessione, tra canti salmodici, letture e preghiere, in un clima di solenne silenzio e commossa partecipazione. Durante il rito, la bara è stata aspersa con acqua benedetta e incensata.
Il rito ha toccato il culmine con la proclamazione del Vangelo secondo Giovanni: “Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anch’essi con me dove sono io”, seguito dalla preghiera universale e dalla recita del Pater Noster. La liturgia si è conclusa con l’antifona mariana Salve Regina, mentre la bara è stata collocata nella Basilica per poter essere venerata dai fedeli.
Chiusura della bara e tumulazione
Nel corso della giornata, l’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche ha pubblicato due importanti notificazioni:
Venerdì 25 aprile alle ore 20, nella Basilica di San Pietro, il Cardinale Kevin Joseph Farrell, Camerlengo di Santa Romana Chiesa, presiederà il rito della chiusura della bara, secondo quanto previsto dai nn. 66-81 dell’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis.
Sabato 26 aprile, al termine della Santa Messa esequiale che si svolgerà in piazza San Pietro alle ore 10, il feretro sarà traslato alla Basilica Papale di Santa Maria Maggiore per la tumulazione. Anche questo momento sarà presieduto dal Cardinale Farrell, mentre i funerali saranno presieduti dal Cardinale Re. Silere non possum ne ha parlato qui.
I novendiali
Una terza notificazione pubblicata in data odierna riguarda i Novendiali. Secondo l’antica tradizione, per nove giorni consecutivi, a partire dalla Messa esequiale, saranno celebrate particolari Sante Messe in suffragio del Papa defunto. Ogni celebrazione coinvolgerà un gruppo diverso, espressione dell’universalità della Chiesa e della varietà dei legami ecclesiali del Romano Pontefice (cf. Ordo Exsequiarum Romani Pontificis, nn. 124-125).
Calendario dei Novendiali
Sabato 26 aprile, ore 10.00 – Sagrato della Basilica Vaticana: Messa esequiale (1° giorno)
Domenica 27 aprile, ore 10.30 – Sagrato della Basilica Vaticana: dipendenti e fedeli della Città del Vaticano – Card. Pietro Parolin
Lunedì 28 aprile, ore 17.00 – Basilica Vaticana: la Chiesa di Roma – Card. Baldassare Reina
Martedì 29 aprile, ore 17.00 – Basilica Vaticana: i Capitoli delle Basiliche Papali – Card. Mauro Gambetti
Mercoledì 30 aprile, ore 17.00 – Basilica Vaticana: la Cappella Papale – Card. Leonardo Sandri (riservata ai Cardinali)
Giovedì 1° maggio, ore 17.00 – Basilica Vaticana: la Curia Romana – Card. Kevin Farrell
Venerdì 2 maggio, ore 17.00 – Basilica Vaticana: le Chiese Orientali – Card. Claudio Gugerotti
Sabato 3 maggio, ore 17.00 – Basilica Vaticana: Istituti di Vita Consacrata e Società di Vita Apostolica – Card. Ángel Fernández Artime
Domenica 4 maggio, ore 17.00 – Basilica Vaticana: la Cappella Papale – Card. Dominique Mamberti (riservata ai Cardinali)
Nei giorni riservati ai Signori Cardinali (30 aprile e 4 maggio), essi dovranno trovarsi nella Cappella di San Sebastiano entro le ore 16.15, muniti della mitria bianca damascata.
Seconda Congregazione Generale
Infine, in serata si è svolta la Seconda Congregazione Generale preparatoria, con la presenza di 103 cardinali. Durante l’incontro è stata discussa, votata e approvata la nota relativa alle messe dei Novendiali, subito dopo notificata dal Maestro delle Cerimonie Liturgiche del Sommo Pontefice. I lavori si sono conclusi alle ore 18.30 circa. La prossima Congregazione, che sarà la terza, è prevista per domani alle ore 9. I porporati oggi hanno stabilito che l’ultima Santa Messa dei Novendiali sarà celebrata il 4 maggio.
Qualora tutti i cardinali raggiungessero l’Urbe per il funerale o nei giorni immediatamente successivi, grazie al motu proprio Normas Nonnullas firmato da Benedetto XVI, potrebbero entrare in conclave già il pomeriggio del 5 maggio, dopo aver celebrato in mattinata la Messa Pro Eligendo Pontifice. In questi giorni sospesi tra lutto e attesa, la Basilica di San Pietro resta il cuore orante della cristianità, mentre fedeli e chierici da ogni parte del mondo raggiungono Roma per unirsi in preghiera per il Pontefice defunto e nell’attesa fiduciosa del nuovo successore di Pietro.
p.I.T.
Silere non possum