Dal Palazzo Lateranense a quello Vaticano si sussegue un via vai di lettere e udienze. Papa Francesco si è dimostrato molto infastidito per ciò che sta accadendo all’interno del Vicariato di Roma e sembra aver preso già alcune decisioni volte a troncare definitivamente alcuni intrecci ben poco trasparenti.
Né il Vicegerente né il pupillo Renato Tarantelli avevano spiegato al Pontefice la questione Wellington Polo Fashion. Purtroppo, però, c’è di più. Gli occhi vanno puntati nuovamente sull’Ospizio dei Cento Preti e a WPF. Papa Francesco all'interno delle mura leonine ha adottato una politica molto ferrea rispetto agli affitti: i suoi amici non pagano e i suoi nemici sì.
Allo stesso modo sta procedendo il suo pupillo Renato Tarantelli. Il Pontefice e i suoi adepti hanno voluto la Costituzione Apostolica In Ecclesiarum Communione per mettere fine ad una gestione che non funzionava. Il Papa ci ha dimostrato questo suo modus agendi in molteplici realtà: ciò che avveniva prima non andava bene, ora lui risolve tutto. Il Vicariato di Roma negli anni passati ha concesso dei contratti di locazione e delle vendite a prezzi imbarazzanti. Ai tempi era già presente Emanuela Santelli, addetta dell'Ufficio Giuridico e braccio destro di Renato Tarantelli, detto il principe del Foro del Vicariato di Roma. Ma di cosa parliamo in particolare? Quali sono i legami con Wellington Polo Fashion? Come mai Tarantelli ci teneva così tanto a far fare questo contratto che ora è saltato?
Facendo una semplice visura è possibile verificare che quanto disse il vescovo ausiliare Ambarus era corretto. WPF chiese il cambio di destinazione il 10 ottobre 2023.
I rapporti fra coloro che abitano il Palazzo Lateranense e WPF sono molto stretti. Mentre i parroci di Roma sono costretti a vivere di stenti, a fare mutui assurdi con Banche che lucrano sulle parrocchie o a fare mutui con il Vicariato che ora gli vengono richiesti da Baldo Reina e da Cristiana Odoardi, questi ricchi imprenditori hanno degli appartamenti a prezzi stracciati e mutui a tasso zero. Nonostante si sarebbe potuto mettere mano a questi contratti chiaramente a favore delle parti e non del Vicariato, l'anno scorso Tarantelli ha taciuto ed ha fatto si che tutto si rinnovasse alle medesime condizioni. Quali sono questi contratti?
Dario Di Domenico, socio di Schiavo Federica la quale è socia di Wellington Polo Fashion, ha ricevuto dal Vicariato di Roma un immobile in locazione all’interno dell’ospizio dei cento preti con un contratto alquanto agevolato. Mentre il prezzo di mercato nella zona per quella metratura prevederebbe un pagamento di € 5580 al mese, questo ne paga 3600€.
Nello stesso stabile altri soggetti che hanno amici in Vicariato hanno le medesime agevolazioni. Inoltre, vi è l’architetto Stefano Statuti, il quale vive in un appartamento di 100mq (6 stanze con annessi servizi) e paga un affitto di 600 € mensili. Ma chi è Statuti? Si tratta dell'uomo scelto da Mons. Andrea Celli, precedente direttore dell'Ufficio Giuridico, il quale ha diretto TUTTI i lavori commissionati nelle parrocchie dal Vicariato di Roma. Quando don Renato Tarantelli ha preso il posto di Celli, Statuti ha continuato ad operare a servizio del Vicariato ed ora gode di queste agevolazioni per la locazione. Ultimamente, gennaio 2024, nella Parrocchia San Pio X sono stati fatti alcuni lavori inaugurati e benedetti dal vicegerente Baldo Reina, la direzione dei lavori è stata affidata a Statuti che viene definito architetto. Facendo una ricerca, però, non risulta iscritto all'ordine degli architetti.
In queste ore in Vicariato vi è chi ha suggerito all’architetto di riferire che – qualora fosse stato interpellato in merito a questo contratto – lui sarebbe lì per fare “Alta sorveglianza”. Ora Tarantelli ci dovrebbe spiegare che sorveglianza potrebbe fare un architetto che tutto il giorno è fuori casa per lavoro e, soprattutto, dov’è il contratto che prevede queste prestazioni (le quali sarebbe gratuite sic!). Il collegamento fra Mons. Celli e Renato Tarantelli è anche quello che spiega perchè quest'ultimo è riuscito ad entrare a Santa Marta e far credere al Papa di essere il "Salvator mundi". Nella stessa parrocchia di Celli è cresciuto, insieme a Tarantelli, il segretario del Papa don Fabio Salerno.
Un’altra persona, figlia di un uomo politico molto noto e defunto, non ha amici in Vicariato e paga 1700 € al mese per 70 metri quadri. Sempre a Dario Di Domenico il Vicariato ha venduto un immobile di 252 mq nella zona La Cinquina Bufalotta ad una cifra di € 170mila. Visto e considerato che l’uomo è sufficientemente ricco ed ha diverse società, il Vicariato di Roma ha gentilmente concesso un “mutuo senza interessi” che prevede 40 rate TRIMESTRALI alla modica cifra di 2250€ (ovvero 750 euro al mese) ed un riscatto finale di € 63mila entro il 31 ottobre 2028, chiaramente senza alcun interesse.
Il Reverendo don Francesco Galluzzo, economo della diocesi di Roma, nella riunione del Consiglio degli Affari Economici del 19 luglio 2023 lamentò, peraltro, che non erano stati corrisposte queste rate e qualcuno corse ai ripari facendo saldare tutto il pregresso. Ora ciò che molti sacerdoti si chiedono è: questo è ciò che il Vicariato fa a favore della diocesi di Roma? A favore dei suoi preti? Papa Francesco non aveva detto che volevo combattere il clientelismo? In queste ore Renato Tarantelli, Baldo Reina e il loro entourage hanno iniziato a distruggere documenti e a mettere sotto chiave molti documenti. Ma la domanda è: che cosa hanno da temere? Se abbiamo la coscienza pulita non vi è motivo di agitarsi tanto, no? Eppure, come qualcuno ha fatto notare a Daniele Libanori, non basta agitarsi ed inveire contro chi parla con i documenti, bisogna dimostrare che quanto viene detto è falso.
Silere non possum