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Città del Vaticano - Questo pomeriggio Papa Leone XIV ha compiuto una visita carica di significato al Santuario della Madonna del Buon Consiglio di Genazzano, retto dagli agostiniani, ordine al quale egli stesso appartiene fin dalla giovinezza. In un clima di raccoglimento e profonda emozione, il Pontefice è stato accolto dal Superiore della comunità, dal parroco e, poco dopo, anche da Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Mauro Parmeggiani, Vescovo di Palestrina e di Tivoli.
Entrato nel santuario, Leone XIV si è fermato in silenziosa preghiera dinanzi all’effigie miracolosa della Vergine del Buon Consiglio, pronunciando le stesse parole che San Giovanni Paolo II rivolse a Maria in uno dei suoi pellegrinaggi: parole che esprimono la supplica dell’intero popolo cristiano e l’affidamento a Colei che, con sapienza e tenerezza, accompagna il cammino della Chiesa.
La sosta orante del Papa è proseguita dinanzi alle spoglie mortali del Beato Stefano Bellesini O.S.A., custodite nel cuore del santuario. Parroco, educatore, agostiniano e infaticabile servo dei poveri, Bellesini fu il primo parroco della storia ad essere beatificato.
Il Beato Bellesini: un esempio per pastori e fedeli
Nato a Trento nel 1774 da famiglia benestante, Stefano Bellesini vestì l’abito agostiniano a soli 18 anni, intraprendendo un lungo percorso di formazione tra Bologna e Roma. Ordinato sacerdote nel 1797, visse le turbolenze napoleoniche che costrinsero molti religiosi all’esilio o all’inattività. Tornato a Trento, aprì nella propria casa una scuola gratuita per i ragazzi più poveri, guadagnandosi la stima della popolazione e delle autorità civili che lo nominarono Ispettore Generale delle scuole del Trentino. Ma il cuore di Padre Stefano era altrove: il desiderio di fedeltà alla sua vocazione religiosa lo spinse, nel 1817, a lasciare tutto e rifugiarsi a Bologna per riprendere la vita conventuale. Nel 1826 fu inviato a Genazzano, dove si dedicò anima e corpo al ministero pastorale, soprattutto a favore dei poveri e dei piccoli. Morì il 2 febbraio 1840, colpito dalla peste mentre assisteva i suoi parrocchiani. Proclamato beato da San Pio X nel 1904, è commemorato il 3 febbraio.
Proprio l’anno scorso sono iniziati i festeggiamenti per il 250° anniversario della sua nascita, celebrazioni che culmineranno a novembre prossimo con un evento che sarebbe dovuto essere presieduto dal cardinale agostiniano Robert Francis Prevost.
“Ho voluto tanto venire qui…”
Nel santuario, Leone XIV ha rivolto parole semplici e toccanti, cariche della sua devozione alla Vergine. Maria Madre del Buon Consiglio è anche la patrona della provincia agostiniana di Chicago, da dove egli proviene. Prevost ha detto: “Ho voluto tanto venire qui in questi primi giorni del ministero che la Chiesa mi ha consegnato… Come sono venuto il primo giorno in cui sono stato nominato priore generale dell’ordine per offrire la mia vita, la Chiesa. Con questa fiducia nella Madre che non ci abbandona… la Madre del buon consiglio che in tanti anni di servizio mi ha sempre accompagnato come una luce, con saggezza.”
Dopo un momento conviviale con la comunità agostiniana, il Santo Padre è uscito sul piazzale gremito di fedeli e religiosi benedettini e agostiniani e, tra gli applausi e la commozione, ha parlato con calore e familiarità a quei fedeli che erano entusiasti di accoglierlo nella sua prima visita in territorio italiano. “Una grande emozione. Da molti anni ho nel mio cuore. Sono stato qui tante volte qui a Genazzano in quasi cinquant’anni. Voi avete un dono grande con la presenza della Madonna del Buon Consiglio, ma vuol dire che avete anche una grande responsabilità. Una madre non abbandona mai i suoi figli, ma anche i figli devono restare fedeli alla madre…” E rivolgendosi ai più giovani: “Saluto i ragazzi, i giovani. Viviamo sempre con entusiasmo, seguendo Gesù Cristo sull’esempio bello di Maria, nostra madre.”
Con la sua tipica dolcezza, Leone XIV si è congedato dai fedeli dicendo: "Purtroppo non posso restare più tempo ma devo andare già ma possiamo concludere questa visita con la benedizione".
Il santuario e la venuta della Madre
Il Santuario della Madonna del Buon Consiglio ha origini antiche. Nell’anno 1356 la chiesa, già dedicata alla Vergine Maria e parrocchia fin dall’XI secolo, fu affidata dai Colonna agli agostiniani. Ma è nel 1467 che Genazzano visse il suo evento più straordinario. Petruccia, pia donna e terziaria agostiniana, avviò la ricostruzione della vecchia chiesa investendo tutti i suoi beni. Quando le risorse finirono e le derisioni iniziarono, lei rispose: “Non vi preoccupate, prima che io muoia la Beata Vergine e Sant’Agostino porteranno a termine questa chiesa.” Il 25 aprile di quell’anno, festa di San Marco, verso l’ora del vespro, un’immagine della Madonna apparve misteriosamente su una parete ancora incompiuta della chiesa. Da allora, il luogo divenne meta di pellegrinaggi ininterrotti. Solo nei primi mesi furono registrati 161 miracoli, e perfino Papa Paolo II inviò due vescovi come osservatori ufficiali. Un fatto straordinario venne poi narrato da due pellegrini albanesi che riconobbero nell’immagine l’icona venerata a Scutari, miracolosamente fuggita prima dell’invasione ottomana. Da quel momento, Maria fu invocata anche come “Signora dell’Albania”.
Oggi, come da secoli, pellegrini da ogni parte del mondo si recano a Genazzano, che per molti è una piccola Loreto del Lazio. Un luogo dove il cielo sembra toccare la terra, e dove Maria continua ad offrire, silenziosa e sapiente, il suo buon consiglio a chi lo cerca con cuore sincero.
Con una benedizione rivolta a tutti i presenti, Papa Leone XIV ha concluso la sua visita da figlio tra i figli, lasciando a Genazzano il segno della sua fede, della sua gratitudine e della sua dedizione alla Madre del Buon Consiglio e la sua gratitudine alla comunità agostiniana che si prende cura delle anime che ogni giorno visitano questo splendido santuario.
p.E.T.
Silere non possum
Sul libro delle visite a Genezzano, Sua Santità Leone XIV ha scritto:
“Ancora nei primi giorni del pontificato, ho sentito il dovere e un profondo desiderio di avvicinarmi a Genazzano, al santuario della Madonna del buon consiglio, che durante tutta le mia vita mi ha accompagnato con la sua presenza materna, con la sua saggezza, e l'esempio del suo amore per il figlio che è sempre il centro della mia fede. Via, verità e vita. Grazie Madre, per il tuo aiuto - accompagnami in questa nuova missione”
Leone PP XIV
10 maggio 2025
