Città del Vaticano – Prima uscita pubblica sul territorio italiano per Papa Leone XIV, eletto l’8 maggio scorso. Nel pomeriggio di oggi, sabato 10 maggio, il Pontefice si è recato in visita al Santuario di Santa Maria del Buon Consiglio a Genazzano, nella diocesi suburbicaria di Palestrina, luogo caro al Papa.

Accolto da un clima di raccoglimento e preghiera, Leone XIV ha voluto sostare davanti alla venerata immagine della Madonna del Buon Consiglio, affidando alla sua intercessione l’inizio del suo pontificato. Un gesto dal forte significato spirituale che manifesta il legame dell’agostiniano Prevost con la Vergine Maria.

Subito dopo, sulla via del ritorno verso il Vaticano, il Santo Padre ha fatto una sosta alla Basilica di Santa Maria Maggiore. Lì si è inginocchiato in preghiera davanti all’icona della Vergine Salus Populi Romani, alla quale ha offerto un mazzo di fiori. Prima di lasciare la basilica, ha voluto anche raccogliersi in silenzio presso la tomba del suo predecessore, Francesco, sulla quale ha deposto una rosa bianca, in un gesto di affetto e preghiera.

La giornata era cominciata con la celebrazione della Santa Messa in forma privata, a cui è seguito l’incontro con i Cardinali, ai quali il Pontefice ha rivolto parole dense di spiritualità e fraternità: “Voi, cari Cardinali, siete i più stretti collaboratori del Papa, e ciò mi è di grande conforto nell’accettare un giogo chiaramente di gran lunga superiore alle mie forze, come a quelle di chiunque. La vostra presenza mi ricorda che il Signore, che mi ha affidato questa missione, non mi lascia solo nel portarne la responsabilità. So prima di tutto di poter contare sempre, sempre sul suo aiuto, l’aiuto del Signore, e, per sua Grazia e Provvidenza, sulla vicinanza vostra e di tanti fratelli e sorelle che in tutto il mondo credono in Dio, amano la Chiesa e sostengono con la preghiera e con le buone opere il Vicario di Cristo.”

Con tono semplice e profondo, Papa Leone XIV ha poi ricordato che “Il Papa, a cominciare da San Pietro e fino a me, suo indegno Successore, è un umile servitore di Dio e dei fratelli, non altro che questo. Bene lo hanno mostrato gli esempi di tanti miei Predecessori, da ultimo quello di Papa Francesco stesso, con il suo stile di piena dedizione nel servizio e sobria essenzialità nella vita, di abbandono in Dio nel tempo della missione e di serena fiducia nel momento del ritorno alla Casa del Padre. Raccogliamo questa preziosa eredità e riprendiamo il cammino, animati dalla stessa speranza che viene dalla fede.”

E ha concluso con un’esortazione rivolta a tutta la Chiesa: “È il Risorto, presente in mezzo a noi, che protegge e guida la Chiesa e che continua a ravvivarla nella speranza, attraverso l’amore «riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato donato» (Rm 5,5). A noi spetta farci docili ascoltatori della sua voce e fedeli ministri dei suoi disegni di salvezza, ricordando che Dio ama comunicarsi, più che nel fragore del tuono e del terremoto, nel «sussurro di una brezza leggera» (1Re 19,12) o, come alcuni traducono, in una “sottile voce di silenzio”. È questo l’incontro importante, da non perdere, e a cui educare e accompagnare tutto il santo Popolo di Dio che ci è affidato.”

Al termine di questa intensa giornata, Papa Leone XIV ha fatto rientro in Vaticano, sotto il segno della preghiera, della memoria e della speranza. A Santa Maria Maggiore tornerà Domenica 25 maggio 2025 per prendere possesso della Basilica Papale. 

d.R.A.
Silere non possum