Diocesi di Volterra

Volterra - Giovedì 24 aprile 2025, alle ore 18, la cattedrale di Volterra si è riempita di fedeli per un momento di intensa partecipazione ecclesiale e spirituale: la Santa Messa in suffragio del Santo Padre Francesco, presieduta dal Vescovo di Volterra, Monsignor Roberto Campiotti. Una celebrazione commossa e solenne, che ha visto la presenza del vicario generale, Monsignor Marco Fabbri, e di diversi presbiteri della diocesi, che hanno concelebrato con il vescovo. Le autorità civili e militari del territorio erano anch’esse presenti, unite al popolo in un sincero momento di preghiera. 

Nell’omelia, Monsignor Campiotti ha offerto una riflessione densa di fede e profondamente cristologica. “Celebriamo i santi misteri in suffragio del Santo Padre Francesco”, ha detto in apertura, “preghiamo affinché, riscattato dalla morte, sia accolto nella pace di Dio, e il suo corpo risusciti nell’ultimo giorno con tutti i santi”.

La meditazione del vescovo si è sviluppata a partire dalle Scritture proclamate nella liturgia, in particolare le parole dell’apostolo Pietro negli Atti (“Avete ucciso l’autore della vita, ma Dio lo ha resuscitato dai morti”) e il mandato missionario di Gesù ai suoi discepoli nel Vangelo secondo Luca: “Di questo voi siete testimoni”. Mons. Campiotti ha così tracciato un intenso profilo teologico del ministero petrino, come testimonianza della resurrezione e servizio alla conversione e al perdono: due realtà centrali della vita e del magistero del Pontefice. “Il compito del successore di Pietro è quello di essere testimone della risurrezione di Cristo”, ha detto il Vescovo, “un fatto realmente accaduto, concreto, che cambia la vita di chi lo incontra”. Ha ricordato come anche oggi, nella celebrazione dell’Eucaristia, Cristo risorto si rende realmente presente e operante nella vita della Chiesa: “Gesù è presente in mezzo a noi… Egli stesso spezza il pane dell’Eucaristia, perché noi, mangiandone, lo incontriamo nel suo vero Corpo”.

Uno dei punti più significativi dell’omelia è stato quando Mons. Campiotti ha voluto richiamare tre parole pronunciate da Papa Francesco nell’omelia del 14 marzo 2013, il giorno dopo la sua elezione: "camminare, edificare, confessare". Tre verbi che sintetizzano una visione concreta e spirituale del ministero e della vita cristiana. “Camminare sempre, in presenza del Signore, alla luce del Signore… Edificare la Chiesa come pietre vive… Confessare Gesù Cristo, perché senza di Lui non si edifica nulla che resti”, ha ricordato il vescovo, citando direttamente le parole dell’allora neo-eletto Pontefice. “Vorrei che queste tre parole ci accompagnassero nella nostra preghiera di suffragio per lui”.

Il ricordo del Papa defunto non è stato solo un atto commemorativo, ma una rinnovata professione di fede nel mistero pasquale, che — ha detto il Vescovo — “ha segnato l’intera vita e missione di Papa Francesco”, unito a Cristo crocifisso e risorto fino all’ultimo giorno.

Le esequie del Santo Padre saranno celebrate dal Cardinale Decano del Sacro Collegio sabato 26 aprile 2025 alle ore 10 nella piazza di San Pietro in Vaticano.

d.L.M.
Silere non possum