The Holy See intervenes in the conflict between Russia and Ukraine. The Secretary of State asks to negotiate for Peace.

Mentre il mondo guarda ancora sbalordito quanto sta accadendo in Ucraina, la Santa Sede interviene chiedendo di ragionare. Il Segretario di Stato, il Cardinale Pietro Parolin ha inviato un comunicato nel quale scrive: Noi credenti non perdiamo la speranza su un barlume di coscienza di coloro che hanno in mano i destini del mondo. E continuiamo a pregare e digiuniamo – lo faremo il prossimo mercoledì delle Ceneri – per la pace in Ucraina e nel mondo intero.

Non ci sono parole di condanna, diversamente dall’arcivescovo di Canterbury, la Santa Sede sceglie di non entrare nel merito. La guerra è sempre sbagliata, chiunque possa avere ragione e qualsiasi possano essere le motivazioni. Anche il Santo Padre è intervenuto molte volte in questi giorni confidando di provare profonda angoscia ed invitando alla preghiera e al digiuno.

Nel frattempo, su twitter l’Ambasciata d’Ucraina presso la Santa Sede scrive:

ALLE COMUNITÀ UCRAINE NEL MONDO: Putin ha attaccato, ma nessuno scappa. L'esercito, i diplomatici, tutti lavorano. 🇺🇦 sta combattendo. 🇺🇦 si difenderà. Vincerà 🇺🇦. Diffondere la verità sull'invasione dei loro paesi da parte di Putin e invitare i governi ad agire immediatamente.

Cari lettori...

Questo conflitto sta assumendo tutte le caratteristiche del nostro tempo. In queste ore ci stanno raggiungendo migliaia e migliaia di immagini, video, tweet, articoli, ecc… A volte ci domandiamo se tutto questo sia giusto. Ci chiediamo quale sia il limite fra l’essere consapevoli, sapere ciò che accade e il teatro. Inoltre, abbiamo visto che una strategia di alcune forze è proprio quella di far circolare fake news che possano “giustificare” il proprio operato. Abbiamo scelto di creare una lista twitter (la trovare a questo link) di account verificati e attendibili che informano sull’andamento del conflitto. Auspichiamo di poter fornire sempre un’informazione corretta e veritiera.

DICHIARAZIONE DEL SEGRETARIO DI STATO

Di fronte agli sviluppi odierni della crisi in Ucraina, risaltano ancora più nette e più accorate le parole che il Santo Padre Francesco ha pronunciato ieri al termine dell’Udienza generale. Il Papa ha evocato “grande dolore”“angoscia e preoccupazione”. Ed ha invitato tutte le Parti coinvolte ad “astenersi da ogni azione che provochi ancora più sofferenza alle popolazioni”“destabilizzi la convivenza pacifica” e “screditi il diritto internazionale”. Questo appello acquista una drammatica urgenza dopo l’inizio delle operazioni militari russe in territorio ucraino.

I tragici scenari che tutti temevano stanno diventando purtroppo realtà. Ma c’è ancora tempo per la buona volontà, c’è ancora spazio per il negoziato, c’è ancora posto per l’esercizio di una saggezza che impedisca il prevalere degli interessi di parte, tuteli le legittime aspirazioni di ognuno e risparmi il mondo dalla follia e dagli orrori della guerra. Noi credenti non perdiamo la speranza su un barlume di coscienza di coloro che hanno in mano i destini del mondo. E continuiamo a pregare e digiuniamo – lo faremo il prossimo mercoledì delle Ceneri – per la pace in Ucraina e nel mondo intero.

Pietro Card. Parolin

A cura di P.L

Silere non possum