Sinodo: il rischio reale è la papolatria

First day of the General Assembly: here is what was said in the circles.
Si tratta di un problema che ha radici profonde ed oggi sta raggiungendo il suo culmine. Iniziata la XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo, dopo poche ore il Papa ha scelto di regalare ai membri un libretto “Santi non mondani”. Qualcuno potrebbe ingenuamente pensare che si tratta di un testo di qualche giovane prete che Bergoglio vuole chiamare a Roma dall’Abruzzo per poi umiliarlo fra qualche anno. Non è così. Probabilmente non è più riuscito a trovare altri disposti a questo giochetto.
Ora il Papa i libri se li scrive da solo e, oltre a citarsi in continuazione, ripesca anche i suoi discorsi da cardinale. Si tratta, quindi, di un libro dove Papa Francesco fa l’introduzione al Cardinale Jorge Mario Bergoglio. Ci può essere qualcosa di più narcisistico? No. Bene, siamo qua e i temi sono sempre i soliti: mondanità, clericalismo ed altre idiozie che hanno portato la Chiesa a cadere in un vero e proprio baratro in questi dieci anni.
Mentre Francesco parla di qualcosa di inesistente, le persone hanno perso la fede in Gesù Cristo e, in particolare, hanno smesso di ritenere le parole del Papa così importanti. Il risultato è che Bergoglio parla di clima e tutela dell’ambiente ma è uno dei Papi che ha fatto sradicare più alberi per stampare i suoi libretti. Interessante.

Circoli minori e laici arroganti
“Il clima che si respira nei circoli minori è qualcosa di simile al sale ingerito in grande quantità”, riferisce un porporato. “Cardinali, vescovi e sacerdoti sono guardati come alieni e devono misurare qualunque loro parola”, lamenta in ascensore un religioso.
Si tratta, ancora una volta, di un luogo di élite dove un gruppetto di laici ideologizzati, arroganti e arrivisti vogliono imporre il loro modo di pensare. Nella mattinata di venerdì 6 ottobre 2023 si è parlato di: migranti, donne, laicato, liturgia e celebrazione domenicale della Messa.
Non è mancata la retorica di qualche laica che parla di povertà e di quanto la Chiesa debba essere povera. Quando poi hanno bisogno vengono a bussare alle nostre porte. La maggior parte di queste persone sedute a questi tavoli come se fossero alla mensa della Caritas non hanno neppure un titolo di studio o una esperienza che gli permetta di parlare con cognizione di causa di quanto la Chiesa fa ogni giorno anche per permettere loro la sopravvivenza.
Un tema spesso riemerso è quello della formazione sacerdotale nei seminari. Possiamo affidare ai laici la riflessione su come formare i preti di domani? Possiamo affidare questa riflessione a persone che non hanno idea di cosa sia un seminario, una parrocchia?
I poveri vengono esaltati da uomini e donne che hanno braccialetti che costano 10 mila euro l’uno. Si tratta di una situazione surreale. Questi membri del sinodo parlano solo di “Papa Francesco dice”. Il vescovo non è più colui che conferma nella fede ma “colui che deve accompagnare i migranti”.
Papolatria, un sinodo volto a celebrare il Papa
Girano i libri di Papa Francesco, ne vengono scritti di nuovi e si parla di cosa vuole Papa Francesco per la sua Chiesa. Ma la Chiesa è di Papa Francesco? Ci chiediamo cosa vuole Gesù Cristo per la Sua Chiesa oppure cosa vuole il Papa? Il vero rischio è quello della papolatria. Sono anni che denunciamo come questi laici che accorrono nelle nostre parrocchie e tentano di spiegarci come fare i preti sono affetti da una papolatria interessata. Coloro che sono stati “convertiti” da questo Pontificato hanno le medesime paturnie del Papa stesso: rifiuto di tutto e tutti coloro che c’erano prima e volontà di dettare legge.
Allora celebriamo Jorge Mario Bergoglio e quanto è bravo. Basta essere chiari. La Chiesa, però, non si muove in questo senso. Si tratta di un sinodo dove vi sono persone che se non nominano il Papa in ogni loro frase si sentono senza ossigeno. Gesù Cristo, la Chiesa e il popolo di Dio sono questioni che non sono poi così importanti.
Paolo Ruffini, parlando ai giornalisti, questa mattina ha detto: “Si sono create belle amicizie nei circoli minori”. Chissà quale grande capacità di stringere relazioni ha il direttore palermitano. Solitamente le amicizie nascono con il tempo, dopo una lunga conoscenza. Se questa è la superficialità con cui vivono la loro vita, immaginiamo quanto potranno essere utili alla Chiesa di Dio.
Una cosa è certa, c’è già chi pensa a mettere mano al Codice di Diritto Canonico. Questa mattina qualcuno ha già parlato di come riformare le strutture ecclesiali e le curie mettendo mano anche al Codice. Sono dieci anni che Papa Francesco non consulta i canonisti e il Dicastero competente per fare riforme del Codice ed oggi la discussione è affidata a chi non ha neppure il diploma di scuola superiore.
L’invito che rivolgiamo a tutti i sacerdoti è quello di celebrare la Santa Messa per un Concilio o un Sinodo (pag. 860 Messale Romano) e di promuovere momenti di adorazione eucaristica ove i fedeli possano sostare innanzi a Gesù Sacramentato. Preghiamo perchè il Signore non si dimentichi della Sua Chiesa e la Sua Chiesa non dimentichi il suo Signore.
d.L.M. e F.P.
Silere non possum
Articolo pubblicato il 6 ottobre 2023
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