Queen Elizabeth II has died. Here are the speeches of the religious leaders.

Sua Maestà la Regina Elisabetta II di Inghilterra è tornata alla Casa del Padre l’08 settembre 2022. Elisabetta è la sovrana britannica più longeva, aveva 96 anni. Si trovava nella sua residenza scozzese di Balmoral, dove le sue condizioni si erano aggravate nelle scorse ore.

“La morte della mia amata madre è un momento di grande tristezza per me e per tutti i membri della mia famiglia”: sono le prime parole del nuovo Re, Carlo III d’Inghilterra. “So che la sua morte sarà profondamente sentita in tutto il Paese, il regno, il Commonwealth e da innumerevoli persone nel mondo”, ha aggiunto. “È di conforto la consapevolezza dell’affetto e del rispetto provato per la regina”.

La Regina, oltre ad essere Sovrana, era anche capo della Chiesa Anglicana. Nel corso della sua vita ha incontrato i Sommi Pontefici: Venerabile Pio XII, San Giovanni XXIII, San Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco. Emozionante è il ricordo della visita che il Santo Padre Emerito, Benedetto XVI fece nel Regno Unito. Ultima visita di un Pontefice nel Regno. Ratzinger ricordò quel viaggio quando scrisse alla Sovrana in occasione del giubileo di diamante di Sua Maestà. Scrisse: “Conservo cordiali ricordi della cortese accoglienza che lei, Maestà, mi ha riservato a Holyroodhouse a Edimburgo, all’inizio della mia visita Apostolica nel Regno Unito nel settembre 2010, e rinnovo i miei ringraziamenti per l’ospitalità che ho ricevuto in tutti e quattro quei giorni. Il suo impegno personale a favore della cooperazione e del mutuo rispetto tra i seguaci delle diverse tradizioni religiose ha contribuito in non poca misura a migliorare le relazioni ecumeniche e interreligiose nei suoi regni”. 

Il Sommo Pontefice Francesco, ricevuta la notizia della dipartita della Sovrana, ha firmato personalmente un telegramma indirizzato al nuovo Re, nel quale ha detto:

“Profondamente rattristato dalla notizia della morte di Sua Maestà la Regina Elisabetta II, porgo sentite condoglianze a Vostra Maestà, ai membri della Famiglia Reale, al Popolo del Regno Unito e del Commonwealth. Mi unisco volentieri a tutti coloro che la piangono pregando per l’eterno riposo della defunta Regina e rendendo omaggio alla sua vita di instancabile servizio al bene della Nazione e del Commonwealth, al suo esempio di devozione al dovere, alla sua ferma testimonianza di fede in Gesù Cristo e alla sua ferma speranza nelle sue promesse.

Affidando la sua nobile anima alla bontà misericordiosa del nostro Padre Celeste, assicuro a Vostra Maestà le mie preghiere affinché Dio Onnipotente vi sostenga con la sua grazia incrollabile mentre assumete ora le vostre alte responsabilità di Re. Su di Lei e su tutti coloro che custodiscono la memoria della Sua defunta madre, invoco l’abbondanza delle benedizioni divine come pegno di conforto e forza nel Signore”.

Anche l’Em.mo Sig. Cardinale Vincent Nichols, Arcivescovo di Westminster, ha dichiarato: ” Il 21 aprile 1947, nel giorno del suo ventunesimo compleanno, la Principessa Elisabetta disse: “Dichiaro davanti a tutti voi che tutta la mia vita, lunga o breve che sia, sarà dedicata al vostro servizio”. Ora, settantacinque anni dopo, siamo affranti per la sua morte e pieni di ammirazione per il modo infallibile in cui ha realizzato quella dichiarazione. Anche nel mio dolore, condiviso con tanti altri in tutto il mondo, sono pieno di un immenso senso di gratitudine per il dono al mondo che è stata la vita della Regina Elisabetta II. In questo momento, preghiamo per il riposo dell’anima di Sua Maestà. Lo facciamo con fiducia, perché la fede cristiana ha segnato ogni giorno della sua vita e della sua attività. Nel suo messaggio di Natale del Millennio, la Regina disse: “Per molti di noi, le nostre convinzioni sono di fondamentale importanza. Per me gli insegnamenti di Cristo e la mia personale responsabilità di fronte a Dio costituiscono il quadro in cui cerco di condurre la mia vita. Io, come molti di voi, ho tratto grande conforto nei momenti difficili dalle parole e dall’esempio di Cristo”. Questa fede, così spesso e così eloquentemente proclamata nei suoi messaggi pubblici, è stata un’ispirazione per me, e sono sicuro per molti. La saggezza, la stabilità e il servizio che ha costantemente incarnato, spesso in circostanze di estrema difficoltà, sono un’eredità luminosa e una testimonianza della sua fede. La nostra preghiera è che ora sia accolta nella misericordiosa presenza di Dio, dove si riunirà al suo amato Principe Filippo. Questa è la promessa della nostra fede e la nostra profonda consolazione. La Regina Elisabetta II rimarrà sempre una luce splendente nella nostra storia. Possa ora riposare in pace. Preghiamo per Sua Maestà il Re, che assume il suo nuovo incarico mentre piange sua madre.

Dio salvi il Re”. 

L’Arcivescovo Justin Welby ha diffuso un messaggio in cui ha ricordato la Sovrana ed ha detto: “Nella vita della defunta Regina abbiamo visto cosa significa ricevere il dono della vita che ci è stato dato da Dio e – attraverso un servizio paziente, umile e disinteressato – condividerlo come dono agli altri”. Di seguito il testo integrale.

“È con profonda tristezza che mi unisco alla nazione, al Commonwealth e al mondo intero nel piangere la morte di Sua Maestà la Regina. Le mie preghiere sono rivolte al Re e alla Famiglia Reale. Possa Dio avvicinarsi a loro e confortarli nei giorni, nelle settimane e nei mesi a venire.

Mentre piangiamo insieme, sappiamo che, perdendo la nostra amata Regina, abbiamo perso la persona la cui incrollabile lealtà, il servizio e l’umiltà ci hanno aiutato a dare un senso a ciò che siamo in decenni di straordinari cambiamenti nel nostro mondo, nella nostra nazione e nella nostra società.

Per quanto profondo sia il nostro dolore, ancora più profonda è la nostra gratitudine per la straordinaria dedizione di Sua Maestà al Regno Unito, ai suoi Regni e al Commonwealth. In tempi di guerra e di difficoltà, in stagioni di sconvolgimenti e cambiamenti e in momenti di gioia e di festa, siamo stati sostenuti dalla fede di Sua Maestà in ciò e in chi siamo chiamati a essere.

Nei giorni più bui della pandemia da Coronavirus, la defunta Regina ha parlato con forza della luce che nessuna oscurità può vincere. Come aveva già fatto in precedenza, ci ha ricordato una profonda verità su di noi: siamo un popolo di speranza che si prende cura gli uni degli altri. Anche quando la defunta Regina ha pianto la perdita del suo amato marito, il Principe Filippo, abbiamo visto ancora una volta la prova del suo coraggio, della sua resilienza e del suo istinto a mettere al primo posto i bisogni degli altri – tutti segni di una fede cristiana profondamente radicata.

Mentre ci sosteniamo l’un l’altro di fronte a questa sfida, il nostro lutto comune sarà anche un’opera di reimmaginazione condivisa. Prego che iniziamo questo viaggio con un senso di fede e di fiducia nel futuro come quello di Sua Maestà defunta.

Come fedele discepola cristiana, e anche Governatore Supremo della Chiesa d’Inghilterra, ha vissuto la sua fede ogni giorno della sua vita. La sua fiducia in Dio e il suo profondo amore per Dio erano fondamentali nel modo in cui conduceva la sua vita, ora per ora, giorno per giorno.

Nella vita della defunta Regina abbiamo visto cosa significa ricevere il dono della vita che ci è stato dato da Dio e – attraverso un servizio paziente, umile e disinteressato – condividerlo come dono agli altri.

Sua Maestà ha trovato grande gioia e realizzazione nel servizio al suo popolo e al suo Dio, “il cui servizio è perfetta libertà” (BCP). Per averci donato tutta la sua vita e per aver permesso che la sua vita di servizio fosse uno strumento della pace di Dio tra noi, le dobbiamo un debito di gratitudine senza misura.

La defunta Regina lascia un’eredità davvero straordinaria: un’eredità che si ritrova in quasi ogni angolo della nostra vita nazionale, così come nella vita di tante nazioni in tutto il mondo, e soprattutto nel Commonwealth.

Ho avuto il grande privilegio di incontrare Sua Maestà in molte occasioni. La sua chiarezza di pensiero, la sua capacità di ascolto attento, la sua mente indagatrice, il suo umorismo, la sua notevole memoria e la sua straordinaria gentilezza mi hanno sempre lasciato la consapevolezza della benedizione che è stata per tutti noi.

Nelle mie preghiere in questo momento ringrazio anche per il matrimonio della defunta Regina e di Sua Altezza Reale il Principe Filippo. Il loro è stato un esempio ispiratore di matrimonio cristiano – radicato nell’amicizia, nutrito dalla fede condivisa e rivolto al servizio degli altri.

Possa Sua Maestà la Regina Elisabetta II riposare in pace e risorgere nella gloria”.

Justin Welby