Sabino Chialà travelled to Rome on 05 April 2022. He spoke with Cardinal Pietro Parolin and Mgr José Rodríguez Carballo.

What will be the future of Bose?

La comunità monastica di Bose continua il suo cammino di “rinnovamento” con un profilo basso. È entrato in vigore il nuovo statuto che però non è stato reso noto agli stessi monaci. Le uniche cose che si sanno, solo perchè sono state lette in capitolo e votate, ma il testo non è stato distribuito, è che il delegato pontificio, Padre Amedeo Cencini, ha scelto per Bose un priorato che avrà durata 6 anni. Inoltre, non ci sarà il voto di conferma del Priore negli anni successivi all’elezione.

Mentre il Papa chiede a tutti di restare in carica, al massimo cinque anni, a Bose saranno sei. Così, per creare confusione. Proprio questa confusione è stata aspramente criticata anche da Padre Ghirlanda, canonista assodato da Francesco, che ha definito gli Statuti di Bose come “un contenuto che non corrisponde al contenitore”. Ovvero, la comunità sulla carta è una associazione di fedeli laici ma è trattata come un istituto religioso. Silere non possum aveva già sottolineato questo, e molti altri, vulnus all’inizio della persecuzione contro Bianchi e i suoi tre fratelli. E questa confusione ha creato moltissimi problemi anche nella nota vicenda che abbiamo raccontato qui.

Sabino Chialà a Roma

Il tutto però procede come aveva previsto il delegato pontificio e il Segretario di Stato. L'ultima mossa fu quella di cacciare i dissidenti nella comunità di Cellole e promettergli autonomia per poi proseguire con il loro progetto di riforma. A Cellole però non è ancora stato stipulato alcun contratto ed, anzi, sembra proprio che Bose voglia fare i propri comodi. Quando si trattò di spedirli nella diocesi di Volterra gli si promise di dare loro un contratto di comodato d'uso e permettergli di vivere una esperienza di vita sulla regola monastica di Bose ma non facendo più parte della comunità originaria. I monaci però si trovano a Cellole senza alcun contratto e senza alcun accordo stipulato con tutele legali, sono, ancora una volta, in balia delle volontà di Padre Cencini e Sabino Chialà.

Il nuovo priore è stato visto aggirarsi per i sacri palazzi il 05 aprile 2022. Si è recato a colloquio con il Cardinale Pietro Parolin e con S. E. R. Mons. José Rodríguez Carballo, chiacchierato vescovo segretario della Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica.

Cosa è accaduto realmente a Bose?

E l'ecumenismo? 

Sembra proprio che la volontà di Roma sia quella di far diventare, al più presto, la comunità di Bose una vera e propria realtà monastica. Basti ricordare che il segretario della Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica fu uno dei soggetti scelti per notificare il decreto ad Enzo Bianchi.

Se questa è davvero l'intenzione della Santa Sede, si creerebbe un grande problema riguardo ai membri che non sono cattolici. Difatti, la comunità monastica di Bose è stata per anni incensata per essere la culla dell'ecumenismo, a Magnano si sono celebrati importanti momenti di preghiera e di dialogo fra i cristiani, ed oggi si vuole cancellare tutto questo? Con un Papa che non fa altro che elogiare la misericordia, il dialogo e la fratellanza? Sarebbe l'ennesima contradizione di questo Pontificato. È chiaro che il carisma di Bose ormai è svuotato e le numerose attività messe in atto dai monaci in questi anni hanno solo fatto scandalizzare i fedeli. Si veda qui. I membri non cattolici sono stati ridotti all'osso e quindi non sarà difficile far fuori anche loro.

Il Segretario di Stato, Pietro Parolin, ha dato la sua benedizione al nuovo priore e con una azione di vero e proprio marketing ha anche fatto si che l'osservatore romano pubblicasse un articolo a sua firma il 09 aprile 2022.

C'è una considerazione generale che possiamo fare ed estendere a questo intero pontificato. La legge è un bel problema per Francesco. A Bose ha inviato un delegato pontificio che sembra più un Torquemada ossessionato dai gay, che tiene nascosti gli statuti e chi fa parte della comunità non sa neppure quale regola guida la propria vita. Nel processo del Preseminario San Pio X ha firmato un rescritto che ha superato la legge sulle tempistiche, nel processo Sloane Avenue ha firmato rescritti segreti e messo degli incompetenti che facessero la sua volontà, anche nel Capitolo Vaticano, il quale ha voluto riformare per poter prendere i soldi e farli confluire all'APSA, ha riformato gli Statuti ma non li ha resi noti ai membri. In sostanza, oltre Tevere sono venute meno tutte le garanzie umane e legali che una persona dovrebbe avere. Il tutto nel completo silenzio anche della stampa che serve Francesco con riverenza e timore.

S.I.

Silere non possum