Castel Gandolfo – Dopo aver presieduto la Santa Messa nel Santuario di Santa Maria della Rotonda in Albano e aver guidato la preghiera dell’Angelus, Papa Leone XIV ha voluto condividere un momento di fraternità con i poveri assistiti dalla Caritas diocesana e con gli operatori pastorali impegnati ogni giorno nell’aiuto ai più fragili.

Il pranzo si è svolto al Borgo Laudato si’, nei Giardini delle Ville Pontificie di Castel Gandolfo, in un clima di semplicità e convivialità che ha visto Leone XIV sedersi accanto a quattro persone e ascoltare le loro storie e le loro preoccupazioni. Prima di sedersi a tavola, il Pontefice ha rivolto alcune parole ai presenti, ricordando il valore spirituale e umano del gesto di “spezzare il pane insieme”: «Molti di voi mi avete sentito già questa mattina nella Santa Messa – ha detto Leone XIV – però mi viene in mente di condividere quel gesto tanto significativo per noi tutti che è spezzare il pane. È il gesto con il quale si riconosce Gesù Cristo in mezzo ai suoi; è la Santa Messa, ma è anche essere insieme, attorno alla tavola, condividendo i doni che il Signore ci ha dato».

Il Papa ha poi ringraziato i volontari della Caritas e i responsabili della diocesi di Albano per l’accoglienza e l’impegno concreto al servizio degli ultimi: «Questo luogo così bello – ha proseguito – ci ricorda la bellezza della creazione, ma ci fa anche pensare che la creatura più bella è l’uomo, creato a immagine di Dio. Ognuno di noi porta dentro di sé questa immagine e dobbiamo ricordarci che troviamo la presenza di Dio in ogni persona. Essere qui, oggi, riuniti per questo pranzo, significa vivere in comunione e fraternità».

Dopo la benedizione dei doni, Leone XIV ha invitato i presenti a custodire la gioia della condivisione e ha detto: «Buon appetito a tutti!». Il pranzo comunitario si è trasformato così in una esperienza preziosa per il Papa di stare accanto a queste persone che hanno condiviso con lui l’Eucarestia questa mattina.

Proprio come avveniva con Benedetto XVI, i media hanno ignorato del tutto l’evento. Sono scomparsi i titoli entusiastici che accompagnavano i pranzi di Francesco con i poveri all’interno delle chiese, così come le foto corredate da frasi strappalacrime. Oggi, né Salvatore Cernuzio né il suo promotore Andrea Tornielli hanno diffuso immagini della giornata e del pranzo. Basta confrontare i tweet e i post dedicati ai pranzi di Francesco per rendersi conto del divario: la stampa, e ancor più gravemente la stampa vaticana, è da cento giorni impegnata a ridurre al minimo la visibilità del pontificato di Leone XIV, limitandosi a trasmettere lo stretto necessario previsto dal contratto di lavoro. 

d.E.A.
Silere non possum