Diocesi di Casale Monferrato

Casale Monferrato - Si è svolto giovedì 10 aprile 2025, alle ore 21, nella suggestiva cornice della Chiesa di Sant’Antonio a Casale Monferrato, il primo di due incontri pubblici organizzati per approfondire temi centrali della fede cristiana. Relatore d’eccezione S.E.R. Mons. Franco Giulio Brambilla, Vescovo di Novara, tra i più autorevoli teologi italiani. 

Il titolo della serata era: “Gesù, vero Dio e vero uomo. La storia che ha generato il Concilio di Nicea”. Un tema affascinante, non solo per il suo valore teologico, ma anche per il legame con l’attualità, in questo anno in cui ricorrono i 1700 anni dal primo Concilio ecumenico della Chiesa, celebrato a Nicea nel 325.

Un viaggio alle radici della fede cristiana

Mons. Brambilla ha saputo accompagnare i numerosi presenti in un vero e proprio viaggio alle origini della nostra fede, riportando alla luce il significato e la portata del Simbolo di Nicea, che ancora oggi professiamo ogni domenica nella Santa Messa. Con uno stile chiaro e coinvolgente, ha spiegato come il Concilio si collocò in un momento storico di grande svolta: l’epoca immediatamente successiva all’Editto di Milano (313), quando il cristianesimo, da religione perseguitata, cominciava ad essere riconosciuto ufficialmente nell’Impero.

L’imperatore Costantino, desideroso di garantire anche un’unità religiosa all’Impero, decise di convocare i vescovi di Oriente e Occidente a Nicea per affrontare la crisi generata dalla dottrina di Ario, che metteva in discussione la piena divinità di Gesù Cristo. Da lì nacque il Simbolo Niceno, che afferma con forza che Gesù è “Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre”.

Il Credo come "tessera" della fede

“Il simbolo della fede è come una tessera: ti identifica come cristiano, ti unisce alla comunità, ti apre al mistero di Dio”, ha detto il Vescovo Brambilla. Non una formula astratta, dunque, ma una parola viva, che ancora oggi custodisce e trasmette l’essenza della fede: non in un Dio lontano e inaccessibile, ma in un Dio che si è fatto uomo, in Gesù Cristo, per salvarci e farci entrare nella comunione con Lui.

In un tempo come il nostro, dove spesso il cristianesimo viene ridotto a etica o a impegno sociale, Mons. Brambilla ha ricordato con forza che la novità del cristianesimo non sta solo nei suoi valori, ma nella persona di Gesù, vero Dio e vero uomo, che ci rivela il volto del Padre e ci dona lo Spirito.

Un teologo, un pastore, un maestro

La presenza di Mons. Brambilla, invitato da S.E.R. Mons. Gianni Sacchi, ha rappresentato un’occasione preziosa per la comunità di Casale Monferrato. Ordinato vescovo da papa Benedetto XVI nel 2007, è oggi uno dei punti di riferimento della riflessione teologica italiana. Dopo aver studiato nei seminari di Milano e conseguito la laurea in teologia sistematica alla Gregoriana, ha insegnato per decenni nei principali istituti teologici del Nord Italia, di cui è stato anche preside. Dal 2012 guida la diocesi di Novara, e dal 2021 è presidente della Commissione episcopale per la dottrina della fede, l’annuncio e la catechesi.

La sua competenza, unita a uno stile comunicativo semplice, simpatico e profondo, ha reso la serata un momento di vera formazione e comunione ecclesiale, arricchita dalla partecipazione attenta dei fedeli, sacerdoti e laici, venuti anche da fuori città.

In attesa del secondo incontro

Il percorso continuerà il prossimo 7 maggio, sempre alle 21 nella chiesa di Sant’Antonio, con una seconda serata dal titolo “Annunciare Cristo oggi”, che affronterà le sfide dell’evangelizzazione nel nostro tempo. Un tema tanto attuale quanto necessario, in un mondo sempre più segnato dall’indifferenza religiosa e dalla frammentazione culturale. L’annuncio del Vangelo, oggi come ieri, parte però da una certezza: che Gesù Cristo è la risposta piena al desiderio di verità e di amore che abita il cuore di ogni uomo.

La comunità casalese si prepara quindi a vivere anche questo secondo appuntamento come un tempo di grazia e discernimento, sostenuti dalla voce autorevole e paterna di un pastore che ama la Chiesa e sa parlare al cuore.

s.R.A.
Silere non possum


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