Oggi, 26 novembre 2024, presso la basilica di Santa Maria del Fonte in Caravaggio, i presuli della Conferenza Episcopale Lombarda hanno incontrato i 69 referenti delle Chiese giubilari della regione e gli 11 delegati diocesani. Si è trattato di un momento di spiritualità caratterizzato dalla partecipazione al sacramento della Riconciliazione. Sono state proposte tre meditazioni: S.E.R. Mons. Mario Enrico Delpini, il Reverendo don Massimo Pavanello, delegato per il Giubileo dell'arcidiocesi di Milano e S.E.R. Mons. Marco Busca, vescovo di Mantova. «L’anno del Giubileo offre l’occasione provvidenziale per sperimentare che il fastidio, la noia, lo scoraggiamento, la scarsa stima di sé che il peccato insinua in noi non si riducono a sospirare una liberazione, a dire: “Basta!”; ma ci chiamano a metterci in cammino come pellegrini di speranza, per ottenere il perdono e la bellezza, la gioia della vita di Dio in noi. Per reagire al rischio della banalità, per dissolvere le nebbie della confusione, per essere sinceri nel confronto con il Signore ed evitare di giustificare tutto quanto si fa, non basta considerare i pericoli dell’ostinazione nel male, l’oppressione dell’irrimediabile. Lo sguardo rivolto al Signore crocifisso, l’ascolto della Parola di Dio e dell’insegnamento della Chiesa ispirano la coscienza del peccato e la verità del pentimento» ha detto l’Arcivescovo Mario Enrico Delpini, presidente della Conferenza Episcopale Lombarda. Ed ha sottolineato: «Non si può ignorare che molti battezzati hanno abbandonato il Sacramento della Riconciliazione o Confessione. Durante l’anno giubilare è doveroso domandarsi perché. È anche il momento opportuno per offrire proposte per una più realistica e intelligente comprensione del Sacramento e delle sue diverse forme, oltre che per indicare momenti in cui accostarsi al Sacramento personalmente e comunitariamente. È quindi doveroso che i preti siano preparati e disponibili per questo ministero, sia nella vita ordinaria delle comunità, sia in santuari e chiese particolarmente dedicate, sia in luoghi e tempi che durante l’anno giubilare andranno indicati».