Ieri, 28 novembre 2024, presso la basilica di Santa Maria del Fonte in Caravaggio, i presuli della Conferenza Episcopale Lombarda hanno incontrato i 21 direttori delle case circondariali presenti in Regione. 
Alle 14 l’Arcivescovo di Milano ha aperto l’incontro ringraziando i presenti per avervi preso parte. Mons. Delpini ha sottolineato alcuni segni evidenti di disagio come il sovraffollamento delle carceri, l’insufficienza del personale, il disagio della polizia penitenziaria e le condizioni di lavoro e tutte le difficoltà che riguardano gli stessi detenuti anche dopo aver scontato la pena quando dovrebbero fronteggiare il necessario reinserimento nella società. Hanno poi preso la parola alcuni direttori delle carceri che hanno sottolineato alcuni aspetti critici come la presenza di molti “giovani-adulti” in carcere, è stato sottolineato che nel carcere di San Vittore il 60% dei detenuti è straniero, l’insufficienza e la inadeguatezza degli spazi di formazione del personale di polizia penitenziaria, detenuti con problemi psichici e di tossicodipendenza, la presenza dei bambini in carcere (che vivono all’interno o che fanno visita a parenti detenuti).  È stata sottolineata anche la necessità, per i detenuti, di essere ascoltati. Preziosi, hanno detto i direttori, sono sia i cappellani che i volontari (laici e seminaristi). È stato apprezzato anche l’interessamento e la cura dei presuli nei confronti di questa problematica particolarmente difficile da risolvere e la preziosità degli oratori per poter combattere i rischi che coinvolgono i giovani.  Il vescovo di Crema, S.E.R. Mons. Daniele Gianotti, delegato della Conferenza Episcopale per la carità e il carcere, ha ringraziato i presenti sottolineando anche l’impegno della Caritas in riferimento al tema delle carceri.


*Foto dell'incontro dei vescovi lombardi con i responsabili delle Chiese Giubilari