Il 7 maggio 2025 Silere non possum ha pubblicato un articolo che, a quanto pare ha avuto vasta risonanza, rivelando il contenuto di una lettera riservata inviata dalla Conferenza Episcopale Italiana a tutti i vescovi diocesani. Il documento, firmato da S.E.R. Mons. Giuseppe Baturi, Segretario Generale della CEI, metteva in guardia i vescovi circa l’attività della realtà denominata “Templari Oggi”, già noti come “Templari Cattolici d’Italia”, ufficialmente soppressa nel 2022.

“Con una lettera riservata inviata a tutti i membri della Conferenza Episcopale Italiana, S.E.R. Mons. Giuseppe Baturi, Segretario Generale della CEI, ha messo in guardia i vescovi italiani circa l’attività della realtà nota come “Templari Oggi”, precedentemente denominata “Templari Cattolici d’Italia”, soppressa ufficialmente nel 2022.

La missiva, redatta in adempimento a un incarico ricevuto da S.E.R. il Card. Kevin Farrell, Prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, ricorda che l’associazione, di natura canonica e originariamente riconosciuta dalla Diocesi di Verona, è stata soppressa il 2 febbraio 2022 con decreto vescovile (Prot. N. 135/2022) firmato dal Vescovo Giuseppe Zenti. Nello stesso decreto, si leggeva che “non si è riusciti ad avere un dialogo aperto con i responsabili e non è stata resa possibile la visita canonica attraverso il Visitatore appositamente nominato per sciogliere i nodi in questione”.


Il provvedimento del Vescovo Zenti è stato confermato dal Dicastero vaticano competente nel 2023 e successivamente anche dal Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica nel 2024, chiudendo di fatto ogni legittimità ecclesiale per l’associazione» scrivevamo.

E continuavamo: «Tuttavia, come si legge nella lettera della CEI, alcuni membri del gruppo continuano a operare in varie diocesi italiane presentandosi come realtà in comunione con i pastori della Chiesa, indossando la divisa dei “Templari Cattolici d’Italia” o “Templari Oggi” e prestando servizio volontario anche in contesti ufficiali come gli eventi del Giubileo.

Questo comportamento, secondo il Dicastero e la CEI, genera confusione e scandalo nei fedeli, inducendo erroneamente a credere che tali attività siano approvate dalla Chiesa. Mons. Baturi richiama quindi all’esercizio della massima prudenza e vigilanza, al fine di proteggere i fedeli da potenziali abusi spirituali o manipolazioni, evitando che persone in buona fede vengano coinvolte in dinamiche ecclesialmente non riconosciute»

A seguito della pubblicazione, numerosi sacerdoti da varie parti del mondo hanno scritto alla redazione di Silere non possum per esprimere gratitudine: era stata portata alla luce una comunicazione che “avrebbe dovuto restare riservata”, ma che, proprio a causa della sua segretezza, rischiava di non essere conosciuta dai fedeli e di favorire la perdurante attività di soggetti ecclesialmente non riconosciuti.

Molti di questi sacerdoti hanno denunciato una dinamica ormai purtroppo frequente: le comunicazioni riservate, pur essendo ufficiali, non raggiungono chi ha più bisogno di sapere e finiscono per agevolare proprio coloro che dovrebbero essere fermati.

La Verità contro i personalismi mortiferi

Non è la prima volta che Silere non possum si trova costretto a rendere pubblici casi dolorosi e imbarazzanti, nei quali giovani falsificavano lettere della Segreteria di Stato, oppure diffamavano i propri vescovi. In altri episodi, ragazzi siciliani erano stati colpiti da provvedimenti della gendarmeria vaticana, con divieto di ingresso nello Stato, e Silere non possum ne aveva dato notizia con documenti alla mano, come nostro consueto stile redazionale, proprio per tutelare altre potenziali vittime da comportamenti ingannevoli o pericolosi.

È evidente, ormai, che la Chiesa è una realtà molto complessa e che al suo interno operano dinamiche contrastanti. Non sorprende, dunque, vedere ex segretari aggiunti di Pontifici Consigli, allontanati dal Vaticano per i danni causati, tornare oggi in nuove vesti a combinare nuovi danni atteggiandosi a vescovi nelle loro regioni ecclesiastiche, pur senza alcun titolo, e si prestano anche a presentare pamphlet “copia e incolla” scritti da queste figure discutibili che hanno recato gravi danni ai loro confratelli e superiori. Gli stessi silurati che piagnucolano perchè "Silere non possum ha pubblicato prima di noi", quando i vescovi li guardano con pietà dicendo: "Perchè non si domandano come mai Silere non possum sa lavorare, a differenza loro?". 

Come osservava San Paolo VI, “il problema oggi non è più fuori dalla Chiesa, ma dentro”.

Va poi ricordato che certe “presentazioni” vengono svolte in realtà religiose che sono le stesse che violan​o il foro interno dei propri novizi, cercando di scoprire chi ha confessato determinati peccati. Un tema delicato, che abbiamo già accennato ma approfondiremo sicuramente prossimamente.

Zuppi accoglie i Templari Oggi a Bologna

Nel frattempo, si inserisce un nuovo elemento che lascia perplessi. Secondo quanto è stato comunicato dagli stessi Templari Oggi a Silere non possum, il 22 maggio 2025, presso la Chiesa di San Giacomo Maggiore a Bologna, hanno prestato servizio durante la Santa Messa, alla presenza dell’arcivescovo Matteo Maria Zuppi, attuale Presidente della CEI: proprio l’organismo che ha firmato la lettera riservata pubblicata il 7 maggio da Silere non possum.

Silere non possum
non dispone di elementi sufficienti per esprimere un giudizio su questa realtà – fatta eccezione per le testimonianze, numerose e significative, che ci sono state confidate da diversi sacerdoti e vescovi nei giorni scorsi. Tuttavia, una domanda s’impone con forza: che senso ha firmare una lettera ufficiale rivolta a tutti i vescovi italiani, mettendoli in guardia da un’associazione soppressa, se poi lo stesso Presidente della CEI appare pubblicamente accanto a quella medesima realtà, contraddicendo nei fatti il contenuto della comunicazione?

Questa contraddizione palese non può essere ignorata. La domanda resta aperta, ed è rivolta senza giri di parole a chi oggi guida la Conferenza Episcopale Italiana.

d.M.D.
Silere non possum