“Un bel tacer non fu mai scritto” diceva qualcuno. Pur di difendere Amedeo Cencini, l'Ordine annuncia azioni legali. Silere non possum: "l’Ordine degli Psicologi troverà pronta risposta nelle sedi giudiziarie". 

La coerenza non sembra essere di casa a Venezia. Silere non possum torna sulla vicenda che riguarda Padre Amedeo Cencini, noto nell'ambiente ecclesiastico e fra le mura vaticane, per le sue posizioni omofobe.

La vicenda 

Il 22 marzo 2021 abbiamo deciso di firmare una formale segnalazione di illecito deontologico indirizzata alla Commissione dell’Ordine degli Psicologi del Veneto. Amedeo Cencini, infatti, è iscritto a quest'Ordine come psicologo e psicoterapeuta. Marco Felipe Perfetti ha dichiarato: "Eravamo convinti che l'Ordine degli Psicologi si muovesse immediatamente contro un professionista che ha dimostrato di ignorare le più recenti evoluzioni scientifiche sul tema". Eppure, il Perfetti si sbagliava. L'Ordine degli Psicologi ha proceduto a due audizioni: quella del segnalante e quella del segnalato. "Durante la mia audizione, i membri della Commissione Deontologica hanno proceduto a sottolineare come il Cencini si sarebbe potuto ravvedere. Cioè, loro non lo avevano ancora audito ma presumevano già che questo si fosse ravveduto. Io e i legali abbiamo dovuto, più volte, specificare che era loro compito verificare se il Cencini avesse cambiato idea. Certo, era completamente assente qualsiasi sentimento di vicinanza o preoccupazione per le vittime del sacerdote" ha dichiarato ancora il fondatore di Silere non possum. 

Il 18 luglio 2022, in gran segreto, è stata presa la decisione di archiviare la segnalazione perchè "non si sono ravvisate ipotesi di violazione del codice deontologico”. Nonostante l'articolo 3 comma 3 del Regolamento disciplinare preveda "In ipotesi di archiviazione, ne viene data tempestiva comunicazione all’interessato e all’esponente a mezzo lettera raccomandata con avviso di ricevimento", tale comunicazione è stata fatta, al segnalante, solo il 22 novembre 2022. Al segnalato, chissà?

Le violazioni del Codice Deontologico

La segnalazione si fonda su fatti concreti, verificati e verificabili, i quali sono difficilmente contestabili. Si tratta di video lezioni e scritti scientifici di una gravità inaudita. Per questo motivo desta particolare stupore la scelta dell'Ordine e, ancor di più, la loro filippica vittimistica.

Il Codice Deontologico recita: "Lo psicologo considera suo dovere accrescere le conoscenze sul comportamento umano ed utilizzarle per promuovere il benessere psicologico dell’individuo, del gruppo e della comunità" e ancora: "in ogni ambito professionale opera per migliorare la capacità delle persone di comprendere se stessi e gli altri e di comportarsi in maniera consapevole, congrua ed efficace" (Art. 3). Prosegue: "lo psicologo rispetta la dignità [....] non opera discriminazioni in base a religione, etnia, nazionalità, estrazione sociale, stato socio-economico, sesso di appartenenza, orientamento sessuale, disabilità" (Art. 4). 

Nelle affermazioni di Amedeo Cencini si ravvedono già gravissime violazioni di questi due articoli. Il sacerdote psicologo dice: "Se nella fase omoerotica c’è un risveglio in questo senso, può portare ad attività omosessuali, magari per gioco, magari per scherzo, per curiosità o peggio, per sollecitazione, magari da parte di un adulto. È chiaro che vivere questo tipo di esperienze può essere abbastanza incidente nella persona. Uno non è che resta indifferente.” E poi: “Nel caso in cui questi gesti, queste esperienze omosessuali, vengono ripetute non è da escludere che possa nascere anche una certa tendenza, una certa attrazione. Va avanti l’età cronologica e la persona resta legata a questa fase omoerotica che dovrebbe invece, nella natura delle cose, aprire alla fase del rapporto equilibrato con l’altro sesso, dell’attrazione per una persona dell’altro sesso. Se ci sono queste esperienze e se queste esperienze omosessuali vengono ripetute e se, peggio ancora, c’è magari un educatore, o finto educatore, o finto insegnante. o finto genitore, che magari dice “eh cosa c’è di male?”.

Sostanzialmente Cencini parla di efebofilia (pedofilia) spacciandola per omosessualità. L'Ordine degli psicologi, però, scrive: "non si sono ravvisate ipotesi di violazione del codice deontologico”.

L'articolo 5 del Codice Deontologico è chiaro: "Lo psicologo è tenuto a mantenere un livello adeguato di preparazione e aggiornamento professionale, con particolare riguardo ai settori nei quali opera". 

Nel video che vi presentiamo oggi, Amedeo Cencini dice: “Allora ci sono alcuni elementi fanno pensare questo, per esempio, l’omosessualità che è nata presto, quella strutturale è una omosessualità che è espressa normalmente con UNA ATTRAZIONE DI TIPO PROPRIO GENITALE CIOÈ IL VERO OMOSESSUALE, L’OMOSESSUALE DOC, lo potremmo chiamare così, strutturale proprio L’OMOSESSUALE CHE È AFFAMATO DI SESSO. Qual è il segnale esterno? È che l’omosessuale autentico non vive la coppia. La coppia è qualche cosa che non esiste per l’omosessuale, non esiste la coppia omosessuale. L’omosessuale ha bisogno di tante relazioni. Esistono quelle coppie che magari qua e là si sente dire vivono insieme da molti anni, vuol dire che si sono concessi la libertà reciproca di altre avventure. Dunque, magari stanno assieme, magari fanno anche la protesta perché vogliono i diritti come marito e moglie e magari anche l’adozione dei figli no, però di fatto, se stanno assieme, vuol dire che si sono reciprocamente concessi la libertà di andare in cerca di avventure di questo genere. Sono gli stessi omosessuali che lo dicono, la coppia è una realtà etero non è una realtà omo. L’autentico omosessuale ha bisogno di plurime esperienze. Avrei qui potuto mettere tantissime citazioni, andate quei due testi che ho scritto se credete.”

L’Ordine degli Psicologi risponde: “non si sono ravvisate ipotesi di violazione del codice deontologico”.

Il Consiglio minaccia Silere non possum 

Non solo, quindi, l'Ordine degli Psicologi del Veneto si mette dalla parte di Amedeo Cencini ma minaccia anche chi solleva dubbi sulla loro attività. Dopo aver fatto una Excusatio non petita con un elenco di attività promosse dall'Ordine a favore dei diritti degli omosessuali, il dottor Luca Pezzullo, presidente dell’Ordine degli Psicologi del Veneto, e Fortunata Pizzoferro, vicepresidente, hanno dichiarato alla stampa“In questi giorni l’Ordine è stato scorrettamente accusato di “stare zitto” rispetto a chi sosterrebbe che l’omosessualità sia una “patologia”, sulla base dell’archiviazione di una segnalazione disciplinare a carico di un iscritto. L’Ordine è un Ente pubblico, che svolge i procedimenti disciplinari con una metodica imparziale e rigorosa che valuta, fra l’altro, anche la collocazione delle condotte nel tempo, la loro prescrizione o la reiterazione, le eventuali azioni riparatorie intervenute, ecc. Trarre la conclusione che l’Ordine sia portatore e sostenitore di un’ideologia omofoba sulla base dell’archiviazione di una segnalazione disciplinare, su cui deve mantenere il segreto istruttorio e non può dare spiegazioni pubbliche, è semplicemente scorretto". Poi la minaccia: "Stante la natura diffamatoria di alcune affermazioni, il Consiglio dell’Ordine ha dato mandato ai legali di agire a tutela dell’immagine dell’Ente”.

Preso atto di questo comunicato che l'Ordine ha fatto giungere, agli organi di stampa ma non a noi, Marco Felipe Perfetti ha dichiarato: «Certo, desta stupore che la dottoressa Fortunata Pizzoferro si prodighi con tale diligenza nel dire che i motivi dell'archiviazione potrebbero essere dovuti anche alla collocazione delle condotte nel tempo, la loro prescrizione o la reiterazione, le eventuali azioni riparatorie intervenute. La stessa dottoressa faceva parte della Commissione Deontologica che mi ha audito e non ha avuto alcuna parola di condanna nei confronti del Cencini. Ora, invece, dedica il suo tempo a riferire alla stampa cose che dagli atti non risultano. L'archiviazione, infatti, è chiara: “non si sono ravvisate ipotesi di violazione del codice deontologico”».

Ora, è chiaro che l'Ordine abbia avuto un leggere fastidio nel sentirsi dire la Verità, ma è chiaro che se un iscritto dice cose di questo genere, le propina anche nelle sue lezioni e le scrive sui suoi testi, la cosa dovrebbe preoccuparli. Non solo, nel momento in cui viene segnalato, l'Ordine ha due possibilità: porsi contro l'iscritto o porsi a suo favore. Tertium non datur. 

Se l'Ordine archivia dicendo: “non si sono ravvisate ipotesi di violazione del codice deontologico”, è chiaro che la loro posizione è la medesima dello psicologo Cencini. A maggior ragione, sono ridicole le iniziative che i due psicologi riferiscono di aver fatto. La lotta all'omofobia si vede in queste cose, non nei discorsi sterili.

"L’Ordine degli Psicologi troverà pronta risposta nelle sedi giudiziarie della Repubblica" ha riferito Marco Felipe Perfetti. Non solo, in queste ore stanno giungendo, anche grazie all'eco mediatica, molte testimonianze di sacerdoti e seminaristi che hanno avuto modo di incontrare Padre Amedeo Cencini. Pertanto, nelle sedi giudiziarie si discuterà molto volentieri anche di questo.

Le recenti dichiarazioni di Amedeo Cencini

Interpellato daIl Fatto Quotidiano, che ringraziamo di cuore, il sacerdote ha detto: "Sono cose che appartengono al passato, all'interno della Chiesa c'era un orientamento diverso, oggi non è più così. Io ho solo spiegato ai sacerdoti, in vista della castità, le implicazioni delle scelte etero e omo". Petrobelli lo incalza "Non la pensa più come allora?" E Cencini risponde: "Ho spiegato alla Commissione Deontologia l'evoluzione della psicologia e della Chiesa. Mi hanno dato ragione".

Due questioni è doveroso sottolineare. In primis, differentemente da quanto affermano Pezzullo e Pizzoferro, Cencini non riconosce il suo errore e non chiede scusa. Anzi, risulta molto convinto di sè e dice: "Ho spiegato alla Commissione Deontologia l'evoluzione della psicologia e della Chiesa. Mi hanno dato ragione". Sostanzialmente, quindi, Amedeo Cencini ha tenuto una lezione di evoluzione dell'omosessualità alla Commissione Deontologica, non una audizione come segnalato. Lui, che ha una Licenza in Scienze dell’Educazione ottenuta all’Università Pontificia Salesiana e un Dottorato in Psicologia ottenuto all’Università Gregoriana, ha insegnato alla Commissione Deontologica cosa dice la scienza sull'omosessualità. Chiaro? 

Beh, in effetti, c'è da dire che vedendo il provvedimento che poi hanno adottato, la lezione è stata fruttuosa.

In secundis, Amedeo Cencini mente sapendo di mentire. Tralasciando il fatto che il canossiano non ha alcun titolo per insegnare ciò che dice la Chiesa Cattolica in tema di omosessualità, l'orientamento non è affatto cambiato negli ultimi 8 anni.

L'ultimo pronunciamento riguardo all'omosessualità, difatti, risale al 1992 quando fu pubblicato il Catechismo della Chiesa Cattolica. Al numero 2358 si dice: “Un numero non trascurabile di uomini e di donne presenta tendenze omosessuali profondamente radicate. Questa inclinazione, oggettivamente disordinata, costituisce per la maggior parte di loro una prova".

Già questa definizione è discriminatoria e non può essere ammessa dalla comunità scientifica. Nel 2005, poi, è stato approvato il Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica, il quale recita al 492: "Quali sono i principali peccati contro la castità? Sono peccati gravemente contrari alla castità, ognuno secondo la natura del proprio oggetto: l'adulterio, la masturbazione, la fornicazione, la pornografia, la prostituzione, lo stupro, gli atti omosessuali". 

Dal 1992, quindi, l'orientamento della Chiesa non cambia affatto sul tema dell'omosessualità. Quindi Amedeo Cencini mente e lo fa per salvarsi le terga, diciamo così per essere dei signori. 

Altra chiosa, il sacerdote psicologo non stava parlando della posizione della Chiesa ma di una sua posizione. Difatti, il libro che stava sfogliando è un suo testo che è circolato e circola ancora nei seminari. Anche questo è un ulteriore prova dell'errata decisione dell'Ordine. Se il testo circola ancora, continua l'illecito del professionista, pertanto non si può parlare di prescrizione. 

Anche la circostanza che vedrebbe il Cencini impegnato a spiegare questioni inerenti la scelta celibataria del presbitero è scorretta. Se il prete è chiamato alla castità (con distinguo fra secolare e religioso), non importa quale orientamento sessuale ha. Può essere etero, omo o qualsiasi altro orientamento che non viene preso in considerazione nè dal Cencini nè dai suoi colleghi, figuriamoci. Invece, basta guardare il titolo del video che abbiamo condiviso, Cencini parla di omosessualità come "immaturità affettiva". Ora va bene tutto ma farci prendere in giro da questi soggetti, anche no.

In queste ore ci hanno scritto molti psicologi e psichiatri sdegnati che ci hanno manifestato la loro vicinanza e approvazione. Saremmo felici se ci scrivessero dei professionisti che trovano basi scientifiche del pensiero di Amedeo Cencini: omosessualità strutturale e non strutturale. Se qualche collega di Cencini ci può illuminare, ne saremmo felici, visto che anche nei suoi testi il buon canossiano si cita da solo e non porta studi scientifici a prova di ciò che sostiene.

Bisogna poi sottolineare l'umiltà di quest'uomo: "Io ho solo spiegato le posizioni della Chiesa". Lui sarebbe la Chiesa in pratica. Papa Francesco spostati.

Niente scuse, nonostante il giornalista Petrobelli ci abbia provato, non è riuscito ad ottenere un passo indietro. Anzi, l'Ordine degli Psicologi ha avvallato la sua convinzione: "Mi hanno dato ragione". Le vittime di Cencini? Nella spazzatura. I seminaristi e i preti sono pazienti di serie b.

In conclusione, sì l'Ordine degli Psicologi del Veneto è colpevole di aver avvallato le posizioni di Cencini, piuttosto che redarguirlo e censurarlo. Ora, peraltro, annuncia di avviare azioni legali che troveranno pronta risposta nelle sedi giudiziarie opportune. Cari psicologi del Veneto, che dire, voi che fate il vostro lavoro con devozione, dedizione ed anche competenza, vi rendete conto che l'Ordine fa una crociata contro "i più deboli" per proteggere "i più forti"? Peraltro, con quali soldi paghiamo i legali dell'Ordine? Con la quota annuale che gli iscritti pagano?

Silere non possum pubblica qui, integralmente, il testo della segnalazione che ha presentato all'Ordine.

L.M.

Silere non possum