Il Santo Padre Francesco, durante l'udienza generale di mercoledì 20 novembre 2024, ha annunciato: «Voglio dire che l’anno prossimo, nella Giornata degli adolescenti, canonizzerò il Beato Carlo Acutis, e che nella Giornata dei giovani, l’anno prossimo, canonizzerò il Beato Pier Giorgio Frassati». 

Sarà canonizzato il 3 agosto 2025 il giovane che San Giovanni Paolo II definì «l'uomo delle Beatitudini». 

Nato a Torino il 6 aprile 1901, Pier Giorgio Frassati dedicò la sua vita agli studi, alla pietà, alle attività apostoliche e sociali, sportive e di carità: luminoso esempio, per la gioventù, d'un cristianesimo autentico vissuto nel mondo. A 18 anni quand'era studente universitario alla facoltà d'ingegneria, iniziò i contatti con l'Ordine di S. Domenico, ne studiò il carisma e all'età di 21 anni, il 28 maggio 1922, entrò a far parte del Laicato Domenicano, alla presenza del Padre Martino Stanislao Gillet, divenuto poi Maestro dell'Ordine. L'anno successivo emise la professione col nome di fra Girolamo, per stima e imitazione del grande Savonarola, che egli amava leggere unitamente a S. Caterina da Siena e a S. Tommaso d'Aquino. Morì il 4 luglio 1925 colpito da poliomielite fulminante. San Giovanni Paolo II lo dichiarò beato il 20 maggio 1990. La sua salma si trova nella cattedrale di Torino.

Il Maestro Generale dell'Ordine Domenicano, fra' Gerard Francisco Timoner, ha scritto una lettera a tutto l'Ordine per ringraziare Dio di questa grazia. 

Cari fratelli e sorelle,

con gratitudine a Dio, datore di ogni bene, la Famiglia domenicana si rallegra nel ricevere l'annuncio di Papa Francesco che il nostro confratello PIER GIORGIO FRASSATI (6 aprile 1901 - 4 luglio 1925) sarà canonizzato durante il Giubileo dei Giovani, che si svolgerà dal 28 luglio al 3 agosto 2025.

Pier Giorgio, membro del laicato domenicano, è stato definito da San Giovanni Paolo II "l'uomo delle otto beatitudini". Ha ispirato innumerevoli persone in tutto il mondo, soprattutto i giovani. Uno dei suoi biografi lo ha definito "Atleta temerario, burlone, attivista implacabile e mistico inaspettato!"

Questo è il tipo di personalità che può davvero ispirare persone con background diversi. E ha ispirato i giovani ad aspirare verso l'alto, verso la cima, non solo per andare con lui sulle vette delle montagne, ma anche per vedere la grandezza del creato e adorare il Creatore. Ma l'incontro più profondo di Pier Giorgio con Dio su una "montagna" fu sul "monte delle Beatitudini" (Matteo 5) Quando gli chiesero come potesse sopportare di visitare la casa sporca e maleodorante dei poveri, Pier Giorgio rispose: "Gesù viene da me ogni mattina nella Comunione, e io ricambio la visita andando a servire i poveri". Come membro dell'Azione Cattolica, ha detto: "La carità non basta: serve una riforma sociale".

Ispirato dagli scritti di Santa Caterina da Siena e dalla predicazione di Savonarola, si unì al laicato domenicano nel 1922, prendendo il nome di "Fra Girolamo". Come membro devoto della famiglia domenicana, teneva un rosario in tasca e lo pregava quotidianamente. Verso l'alto! Pier Giorgio è una guida e un compagno affidabile nelle nostre aspirazioni a incontrare Dio, che amava incontrare gli uomini sulle montagne. A lui e ai santi uomini e donne della famiglia di San Domenico si applicano le parole del profeta: "Come sono belli sui monti i piedi di colui che porta la buona novella, che annuncia la pace, che porta la buona novella" (Isaia 52,7).

Forse qualcuno potrebbe chiedersi - abbiamo già così tanti santi e il nostro calendario liturgico è quasi pieno di feste e memorie, perché continuiamo a promuovere cause di santità? Lo facciamo perché la canonizzazione di Pier Giorgio rappresenta per tutti noi una rinnovata conferma che la predicazione del Vangelo, soprattutto attraverso la vita domenicana, in tutta la sua pienezza e ricchezza, manifestata in tutti i suoi rami - frati, suore, sorelle apostoliche, fraternità laiche e sacerdotali - è veramente un cammino di santità.