Archbishop Mario Delpini wishes a Happy New Year to all priests and faithful of the archdiocese of Milan.
«Come chiamerò quest’anno?», si è chiesto l’arcivescovo di Milano, Mario Enrico Delpini al termine del 2023 guardando al nuovo anno 2024.
«Io lo chiamerò l’anno della Fiducia – ha detto il presule. L’anno in cui, imparando a pregare un po’ meglio possiamo trovare in Dio il fondamento di una Fiducia invincibile. Perché Dio è fedele. Gesù ce lo ha rivelato. Dio ci ama. Dio ci dona la Sua vita. L’Anno della Fiducia perché impariamo a pregare un po’ meglio. Perché impariamo ad avere più stima di noi stessi. Dentro di noi ci sono tanti talenti, tante risorse, tante possibilità, tanti pensieri, tanti affetti. Ecco, non abbiamo ancora messo a frutto tutto quello che c’è dentro di noi».
L’arcivescovo si trova in Brasile per fare visita ai sacerdoti fidei donum ma ha voluto lasciare un messaggio per i presbiteri e i fedeli della sua arcidiocesi. «Dentro di noi ci sono capacità di amare che chiedono di essere messi a disposizione degli altri e di portare a pienezza la nostra vocazione. Stima di noi stessi, siamo figli di Dio. L’anno della Fiducia perché abbiamo delle buone ragioni per avere stima degli altri. Gli altri non sono delle sagome a cui è appiccicata una etichetta che li classifica in modo sbrigativo. Gli altri sono persone che hanno un cuore, una mente, hanno delle ferite, delle risorse. Gli altri, se li guardiamo con uno sguardo di benevolenza, rivelano quanto bene possono darci, possono farci. Gli altri meritano fiducia, meritano di essere destinatari della nostra stima e di essere provocati ad esprimere il bene che possono fare per noi e per tutti. Ecco come chiamerò l’anno 2024 che comincia, l’anno della Fiducia perché impariamo a pregare, perché impariamo ad avere stima di noi stessi, perché impariamo a guardare gli altri come persone che possono essere buone e fare del bene», ha detto Delpini