In questi giorni molti fedeli, sacerdoti e alcuni vescovi hanno contattato Silere non possum per chiedere chiarimenti in merito alle affermazioni di P. Giorgio Maria Farè OCD e don Fernando Maria Cornet. Si tratta di due sacerdoti, il primo carmelitano scalzo del Convento di Monza e il secondo presbitero diocesano dell'Arcidiocesi di Sassari, che hanno recentemente iniziato a propalare scandalose e false teorie sull'invalida elezione di Papa Francesco.
Le richieste, prive di sterile curiosità, sono formulate soprattutto per motivi pastorali. Diversi sacerdoti e vescovi, in modo specifico, si domandano che cosa devono fare anche per le celebrazioni liturgiche e cosa rispondere ai fedeli che chiedono conto di queste affermazioni. Alcuni lamentano che i superiori di questi presbiteri non hanno dato giusta risonanza alle prese di distanza da queste affermazioni o dei provvedimenti adottati. In modo particolare viene fatto notare che nelle scorse ore P. Farè ha partecipato ad un convegno ove venivano affermate tesi prive di qualsiasi fondamento "logico-razionale", "canonistico" e "teologico" e si presentava con l'abito dell'ordine dei Carmelitani Scalzi. Al medesimo incontro ha partecipato - in via telematica - don Fernando Maria Cornet, sacerdote dell'Arcidiocesi di Sassari, il quale si presenta (perché effettivamente lo è) quale parroco. Chiaramente tutto questo provoca scandalo e lede anche l'immagine degli ordini religiosi e delle diocesi di appartenenza.
Precisiamo, quindi, quanto segue.
La risposta dell'autorità ecclesiastica è sempre stata attenta e solerte. Il fine non è certo quello di punire ma di recuperare e far ragionare queste persone che sembrano aver intrapreso sentieri impervi, a volte a motivo anche di esperienze dolorose. Sia l'Ordine dei Carmelitani Scalzi, sia l'Arcidiocesi di Sassari hanno agito tempestivamente ed hanno preso le distanze da queste posizioni scismatiche.
Il reverendissimo padre Miguel Márquez Calle, O.C.D., preposito generale dell'Ordine dei Carmelitani Scalzi, ha emesso nelle scorse ore un provvedimento di dimissione dall'Ordine nei confronti di P. Giorgio Maria Farè che gli sarà notificato a breve dal Commissario della Provincia Lombarda.
Si invitano i presbiteri e i laici a non partecipare alle celebrazioni da lui presiedute e, altresì, si invita a non ospitare queste conferenze, celebrazioni o riunioni in locali parrocchiali. Farè, peraltro, ha più volte affermato che "se mi verrà dimostrato, prove alla mano, che ho sbagliato sono pronto a ritrattare". Queste affermazioni, però, vengono smentite dai fatti in quanto negli scorsi giorni una nota e valida canonista (ricordiamo che P. Farè non ha alcuna competenza in diritto canonico) ha smentito, punto per punto, le tesi del religioso ma lui ovviamente non ritiene queste persone sufficientemente valide.
Per quanto riguarda don Fernando Maria Cornet, anch'egli senza alcun titolo in diritto canonico, è bene precisare che l'Arcivescovo Gian Franco Saba ha tentato in diverse occasioni di far ragionare il sacerdote senza alcun successo. Il Dicastero per la Dottrina della Fede ha firmato il provvedimento che sarà notificato al sacerdote nelle prossime ore. Anche per quanto riguarda questo prete si esortano i sacerdoti a non ospitarlo e a non invitarlo.
Nel caso specifico desta meraviglia che, nonostante le azioni intraprese dall'Arcidiocesi e dal Dicastero, Cornet sia stato lasciato alla guida di una parrocchia. In effetti, se un provvedimento di scomunica colpisce un sacerdote, è certamente un evento doloroso e scandaloso ma questo è ancor più scandaloso se questi è parroco ed ha un numero di anime che gli sono affidate. Era forse necessario agire subito con la rimozione, vista la gravità delle affermazioni dello stesso presbitero, e poi attendere la conclusione delle iniziative intraprese anche presso il Dicastero competente.
Vi invitiamo a pregare perché queste persone possano ravvedersi e comprendere che fuori dalla Chiesa non vi è alcuna salvezza e Ubi Petrus, ibi Ecclesia.
d.G.L.
Silere non possum
AGGIORNAMENTO DEL 13 NOVEMBRE 2024
Leggi l'articolo sulla dimissione dallo stato clericale di don Fernando Cornet