The official communiqué on the resignation of Marko Ivan Rupnik from the Jesuit order
A seguito della notizia della dimissione di Marko Ivan Rupnik da parte dell'ordine dei gesuiti, il Reverendo Padre Johan Verschueren SJ ha emesso un comunicato.
Marko Rupnik gode di 30 giorni [700 CJC modificato] per fare ricorso.
Tale precisazione è fondamentale anche per le affermazioni che fa Verschueren, ovvero: "Se e soltanto quando la dimissione dalla Compagnia di p. Marko Rupnik diventasse definitiva, sarà possibile approfondire i temi. Non prima".
Tale inciso è abbastanza discutibile in quanto anche Marko Ivan Rupnik ha diritto a quanto previsto dal can. 220 del Codex e pertanto le motivazioni debbono essere rese note per non permettere alla stampa e a chiunque altro di ipotizzare qualunque altro motivo a fondamento di tale dimissione.
È abbastanza inquietante quanto rivela Verschueren: "abbiamo imposto a padre Marko Rupnik di cambiare di comunità e di accettare una nuova missione in cui gli abbiamo offerto un’ultima possibilità come gesuita di fare i conti con il proprio passato e di dare un segnale chiaro alle numerose persone lese che testimoniavano contro di lui, per poter entrare in un percorso di verità. Di fronte al reiterato rifiuto di Marko Rupnik di obbedire a questo mandato, ci è rimasta purtroppo una sola soluzione: la dimissione dalla Compagnia di Gesù".
Rupnik, quindi, è consapevole di avere le spalle coperte dal Papa e porta avanti il suo comportamento da sbruffone. È doveroso precisare che la Compagnia di Gesù non aveva "una unica soluzione" da utilizzare nei suoi confronti. La soluzione più corretta sarebbe stata la dimissione dallo stato clericale ma da Santa Marta è stato dato un veto assoluto. "Se lo volete fuori dall'ordine va bene, ma resta prete", è stato detto. È chiaro, quindi, che viene meno tutta la falsa retorica di Papa Francesco sulla "tolleranza zero". Piuttosto che Miserando atque eligendo, qualcuno propone di modificare il motto episcopale di Bergoglio: "Al amigo, todo; al enemigo, ni justicia"
P. F. S.
Silere non possum
Il “Team Referente in casi di denunce nei confronti di gesuiti appartenenti alla DIR” ci ha consegnato nel febbraio 2023 il suo dossier relativamente alle numerose denunce di ogni tipo che ci sono giunte, provenienti da fonti molto diverse e per fatti avvenuti in un arco temporale di oltre 30 anni a riguardo di padre Rupnik. Come Superiori abbiamo ritenuto il grado di credibilità di quanto denunciato o testimoniato come molto alto e ci siamo attenuti alle indicazioni e alle raccomandazioni forniteci dal Team Referente nelle sue considerazioni finali.
Così abbiamo imposto a padre Marko Rupnik di cambiare di comunità e di accettare una nuova missione in cui gli abbiamo offerto un’ultima possibilità come gesuita di fare i conti con il proprio passato e di dare un segnale chiaro alle numerose persone lese che testimoniavano contro di lui, per poter entrare in un percorso di verità. Di fronte al reiterato rifiuto di Marko Rupnik di obbedire a questo mandato, ci è rimasta purtroppo una sola soluzione: la dimissione dalla Compagnia di Gesù.
Ora egli, dal giorno 14 giugno 2023, data in cui ha ricevuto il decreto di dimissione, conformemente alle norme canoniche, ha 30 giorni di tempo per far ricorso. In questo periodo dobbiamo limitarci a questa comunicazione ufficiale per permettere alle procedure di avere il loro decorso.
Se e soltanto quando la dimissione dalla Compagnia di p. Marko Rupnik diventasse definitiva, sarà possibile approfondire i temi. Non prima.
Delegato DIR
Johan Verschueren SJ