Alessandro Diddi said he is appealing the Vatican court ruling
Proprio come se fosse un pubblico ministero della Repubblica Italiana, Alessandro Diddi conferma, ancora una volta, di non avere alcuna competenza in diritto vaticano e canonico. Mentre in Italia si batte, fra gli altri avvocati, per evitare gli appelli da parte della Pubblica Accusa, in Vaticano Diddi gioca a fare il PM italiano.
A pochi giorni dalla sentenza del tribunale vaticano sul caso Sloane Avenue, il Promotore di Giustizia presenta in Cancelleria la dichiarazione di appello. La decisione della Corte, infatti, per il PdG non è sufficientemente afflittiva.
Il principio cardine del nostro ordinamento, però, non è quello di accanirsi sui colpevoli (finora presunti) ma, piuttosto, infliggere pene volte alla riabilitazione del reo, alla sua conversione e al riconoscimento del proprio errore. Cardine dell’ordinamento canonico, questo sconosciuto per Diddi, è la salvezza delle anime (salus animarum suprema lex).
Con questo atto, quindi, vengono rimesse in discussione le responsabilità di tutti gli imputati, anche di don Mauro Carlino che era stato assolto da tutti i capi di imputazione.
S.I.
Silere non possum
Dichiarazione di Appello