Seppur Papa Francesco ha assicurato di aver "preso in mano la questione Vicariato di Roma", all'interno del Palazzo Lateranense vi è chi è ancora convinto di agire indisturbato. Nelle scorse ore vi è anche chi ha accolto con favore - riferendo che sarebbe stato il modo per mettere a tacere Silere non possum - la notizia di un non meglio precisato intervento della magistratura vaticana. Come abbiamo spiegato, la Verità non ha padroni e pertanto continueremo a fare il nostro lavoro. Tornando al merito, sul quale il Vicariato non ha mai valuto dire nulla, dobbiamo constatare con rammarico che il 12 marzo 2024 padre Giulio Albanese ebbe a scrivere in una nota: «Solo dal giugno del 2023 il Vicegerente e l'Ufficio giuridico del Vicariato sono stati chiamati ad occuparsi di tali contratti e delle necessarie iniziative volte a una maggior tutela degli interessi dell'Ente proprietario (Ospizio Ecclesiastico dei Cento Preti)».
Diversamente da quanto ha affermato il Direttore delle Comunicazioni Sociali della Diocesi di Roma, Silere non possum si trova obbligato a pubblicare dei documenti che dimostrano la falsità di queste affermazioni. I documenti che questo portale ha sono molti - lo ribadiamo - se non vengono pubblicati è perché si fanno delle valutazioni che mettono al primo posto sempre il bene della Chiesa e si auspica di poter favorire un intervento senza render pubblico quanto, in realtà, sarebbe bene restasse riservato. Visto e considerato, però, che chi abbiamo messo a capo di determinati uffici non ha a cuore il bene della Chiesa, l'unica soluzione è quella di dare voce alla Verità.
Quanto ha affermato Albanese nella nota, quindi, è vero? Nella riunione della Sezione Patrimonio del 25 gennaio 2023 Mons. Reina aveva riferito ai presenti di aver condiviso addirittura con il Santo Padre Francesco quelle che erano “le modalità adottate per la definizione delle procedure di commercializzazione e la selezione degli operatori”.
Fra le altre cose – ad esempio il Chiostro del Bramante sul quale molto ci sarà da dire in futuro – si parlò proprio di Lungotevere dei Vallati e di Wellington Polo Fashion SRL. A questa riunione erano presenti don Renato Tarantelli e, appunto, Mons. Baldo Reina. A quanto pare, quindi, le affermazioni contenute nella nota sono false. Ci chiediamo: come mai l’Ufficio delle Comunicazioni Sociali della Diocesi di Roma mente? Sarà forse necessario continuare a pubblicare ulteriori documenti volti a sbugiardare queste persone?
Oggi pomeriggio alle 16 è prevista la riunione del Consiglio degli Affari Economici e all'ordine del giorno, fra gli altri, vi è il Memorandum Wellington. Auspichiamo vivamente che i membri inizino a chiedere un intervento su questa società. Si dia mandato ad un legale che recuperi le morosità (ormai superiori ad 1MLN e 68mila €). Anche perchè il Vicariato continua a pagare 55836 € all’anno di IMU a causa di queste persone ma gli introiti non si vedono.