The bishops of Lombardy are making the "ad limina" visit.

Ha avuto inizio oggi, lunedì 29 gennaio 2024, la visita ad limina Apostolorum dei vescovi della Regione Ecclesiastica Lombardia. I presuli, guidati da S.E.R. Mons. Mario Enrico Delpini, hanno celebrato la Santa Messa sulla Tomba del beato Apostolo Pietro.

L’Arcivescovo Mario ha offerto una splendida riflessione partendo dall’esperienza vissuta da Davide, la ferita più profonda l’ha definita Delpini, descritta nella prima lettura odierna.  Recita il Secondo Libro di Samuele: «Davide disse ad Abisài e a tutti i suoi servi: “Ecco, il figlio uscito dalle mie viscere cerca di togliermi la vita: e allora, questo Beniaminita, lasciatelo maledire, poiché glielo ha ordinato il Signore. Forse il Signore guarderà la mia afflizione e mi renderà il bene in cambio della maledizione di oggi”». 

Delpini ha detto: «La lettura della vicenda di Assalonne e Davide ci invita a visitare la nostra ferita più profonda, la nostra delusione più cocente, ovvero quel momento in cui si è manifestata una sorta di tradimento della nostra fiducia o della nostra amicizia. Nella vita di ciascuno di noi c’è una vicenda che assomiglia a quella di Davide».

«La persona di cui potevo avere più fiducia – ha sottolineato l’arcivescovo – in realtà si è rivelato ostile. Una aspettativa è stata delusa. Possiamo portare questa ferita più profonda davanti al Signore e sulla tomba di San Pietro per chiedere a Lui come dobbiamo reagire. Quando si viene traditi nella fiducia da qualcuno si rischia di farsi prendere dal cinismo, ovvero perdere la fiducia in tutti. E il cinismo si può riconoscere nelle valutazioni che si esprimono in questo tempo a proposito dei preti e della Chiesa, le quali nascono propri, molto spesso, dall’esperienza di essere stati delusi». 

«Noi, invece, siamo qui per chiedere al Signore che anche queste delusioni amare siano recuperate come una via che ci porta più vicino al Signore. La vicenda di Davide ci mostra come questi piange a motivo del tradimento di Assalonne ma si aspetta che il Signore intervenga a rimediare anche a questa ribellione» ha sottolineato.

«Come possiamo fare per guarire questa ferita più profonda?» si è chiesto Delpini. «Credo – ha osservato – ci siano almeno due cose che possiamo vivere:

La prima è una fede più sobria che si concentra sempre più in modo radicale sulla sequela di Cristo. 

La seconda è imparare la misericordia più benevola che non si illude che esistono le persone perfette o i collaboratori ineccepibili. Piuttosto è certo che nel cuore dell’uomo c’è lo spirito di Dio, quindi saper riconoscere le buone intenzioni, il cammino di santità, l’impegno generoso che possiamo constatare nei nostri collaboratori». 

«La visita ad limina – ha detto – è l’occasione per fare una riflessione su come le nostre chiese hanno vissuto e stanno vivendo, sulla situazione in cui esercitiamo il nostro ministero. Questo incontro con il Santo Padre e i dicasteri ci permette di considerare quanto il Signore ci chiede».

Dicastero per i laici, la famiglia e la vita

Terminata la Santa Messa i vescovi hanno raggiunto Palazzo San Callisto in pulmino per compiere il loro primo incontro con la Curia Romana all'interno del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita dove sono stati accolti dal Segretario, il Sig. Gleison De Paula Souza.

A relazionare è stato S.E.R. Mons. Antonio Napolioni, vescovo di Cremona. Al dicastero è stato spiegato il cammino che i vescovi lombardi hanno offerto ai fedeli delle loro diocesi: gli orientamenti per la preparazione al sacramento del matrimonio, la pastorale rivolta alle persone separate e/o di nuove unione e i rapporti con le diverse realtà anche di promozione della vita. Al centro dell'attività esposta al dicastero sono state evidenziate le attività scaturite dall'invito rivolto dal Santo Padre nell'esortazione apostolica Amoris laetitia. 

Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale

Il secondo appuntamento dei presuli è stato presso il Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale dove sono stati accolti dal Segretario, la Rev.da Suor Alessandra Smerilli, F.M.A. e dal sottosegretario, il Rev.do don Fabio Baggio, C.S..

A relazionare è stato chiamato S.E.R. Mons. Maurizio Gervasoni, vescovo di Vigevano. È stata rivolta attenzione: all'impegno socio-politico che ha visto i presuli lombardi spronare i fedeli cattolici ad un impegno concreto, all'Enciclica Laudato Si' e alla dimensione legata alla custodia del creato e alla crisi ambientale e all'Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium ed alla sua prospettiva missionaria.

Dicastero per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica

I presuli sono poi tornati in Piazza Pio XII per il loro terzo ed ultimo appuntamento della giornata. Ad attenderli S.E.R. il Sig. Cardinale João Braz de Aviz e lo staff del Dicastero per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica. 

A relazionare è stato S.E.R. il Sig. Cardinale Oscar Cantoni, vescovo di Como. É stata sottolineata l'importanza della presenza degli istituti religiosi all'interno delle singole diocesi lombarde, i quali sono impegnati in diversi ambiti: educazione, sociale, spirituale e pastorale.  

È stata espressa preoccupazione per la chiusura di alcune realtà religiose, un fenomeno che accomuna tutte le diocesi italiane, e sono stati forniti alcuni numeri relativi ai membri delle comunità religiose.

F.P.

Silere non possum