Dom Pietro Vittorelli, abbot emeritus of Montecassino, has died.

All’età di 61 anni, il Rev.mo Padre Abate Dom Pietro Vittorelli è tornato alla Casa del Padre. Dal 12 giugno 2013 era abate emerito dell’Abbazia di Montecassino.

Era nato a Roma il 30 giugno 1962. Dopo gli studi scientifici si è laureato in medicina e chirurgia presso l’Università La Sapienza di Roma.

Il 24 settembre 1989 ha fatto il suo ingresso come postulante nell’abbazia di Montecassino. Ha emesso la professione monastica il 13 gennaio 1991 ed è stato ordinato presbitero il 26 giugno 1994.

Nel 1997 venne nominato maestro dei novizi della Congregazione Cassinese. Il 25 ottobre 2007 il capitolo dell’Abbazia di Montecassino lo ha eletto 191º successore di san Benedetto. Il Sommo Pontefice Benedetto XVI confermò l’elezione il 17 novembre successivo. Il 28 dicembre 2007 l’Eminentissimo Signor Cardinale Giovanni Battista Re presiedette il rito della benedizione abbaziale di Dom Vittorelli.

Il 24 maggio 2009 Dom Pietro Vittorelli ha accolto il Santo Padre Benedetto XVI a Montecassino.

Nel maggio 2012 l’abate Vittorelli venne colpito da una crisi cardiaca che gli causò un ictus. Il 12 giugno 2013 il Santo Padre Francesco ha accettato la sua rinuncia per motivi di salute al governo pastorale dell’abbazia di Montecassino.

Addio Dom Pietro 

Dom Pietro si presenta oggi davanti al Dio Giusto che lo accoglie come un Padre misericordioso. «Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia perché saranno saziati» (Mt 5,6), ci ha promesso il Signore Gesù. Il calvario dell'abate Vittorelli si era concluso soltanto qualche mese fa con una sentenza che lo ha assolto dalle accuse che lo hanno portato ad una sofferenza atroce. Chiacchiere e illazioni che hanno tentato di togliere dignità ad un uomo che ha perso qualunque fiducia nei suoi confratelli, negli uomini che il Signore gli aveva messo al fianco.

In questi numerosi anni Dom Vittorelli è rimasto in silenzio in attesa che il lungo Calvario terminasse. Il Signore, però, lo ha chiamato a Sè, donandogli quel riposo eterno e quella giustizia che qui sulla terra la Madre Chiesa non ha neppure saputo fargli assaporare.

La vicenda di Dom Vittorelli ci ricorda quanto abbiamo fallito come Chiesa e quanto stiamo fallendo ancor oggi. Il giorno della sua assoluzione l'Abbazia di Montecassino, realtà che lui ha servito per molti anni dandole la luce di cui necessitava, non ha pubblicato neppure un comunicato per compiacersi di quella pronuncia. Oggi, dopo diverse ore in cui la notizia ha fatto il giro del mondo, la sua stessa comunità non ha pubblicato nulla. Nè la comunità, né l'Abate Fallica. La diocesi di Sora Cassino Aquino Pontecorvo neppure.

Questa è la Chiesa di Cristo? Non solo Vittorelli ha dimostrato di essere innocente ma ha subito questo Calvario, peraltro lunghissimo, in assoluto silenzio. Si è ritirato a vita privata ed ha continuato a servire il Signore secondo le sue possibilità. Ma ci chiediamo, anche se un figlio sbagliasse, la Chiesa oggi è più simile al Padre Misericordioso oppure ad un sinedrio? Quanti sono i vescovi e i sacerdoti che oggi vengono lasciati da soli di fronte a giornalisti assetati della testa dei nostri chierici? Quanti sono i tanti "uomini e donne di Chiesa" che hanno emesso la loro sentenza ancor prima di conoscere la realtà dei fatti?

Un monaco che dona la sua vita alla Chiesa può ritrovarsi ad affrontare una serie di accuse, orchestrate ad hoc, da solo? Oggi per la seconda volta Dom Vittorelli è stato colpito da un attacco cardiaco. Quel cuore che il Signore gli aveva donato per poter amare i suoi fratelli, oggi non ha resistito. Dom Vittorelli ci lascia, torna al Padre ma a noi restano molte domande: dove sei Chiesa?

d.L.M.

Silere non possum