Nella puntata di mercoledì 5 giugno 2024 della trasmissione televisiva Fuori dal Coro condotta da Mario Giordano sono state affermate diverse cose false. Sorprende come la televisione tenti di creare hype anche su tematiche serie come gli abusi sui minori. 

Silere non possum ha già avuto modo di specificare quanto segue: 

Per quanto riguarda la triste vicenda che vede imputato un insegnante di religione cattolica, Mirko Campoli, è bene sottolineare questo segue. Come mai quest'uomo viene definito "uomo di Chiesa"? Si tratta di un laico che ha avuto incarichi ecclesiali ma pur sempre un laico. 

La ricostruzione offerta dalla trasmissione televisiva è falsa ed è influenzata dalle affermazioni false fatte dal Procuratore della Repubblica italiana, tale signor Francesco Menditto. Non è vero che la diocesi coprì il professore ma, anzi, fu la prima e l'unica a denunciare gli abusi di cui era venuta a conoscenza. 

Il referente diocesano ha dichiarato che nel maggio 2019 ha raccolto la testimonianza di uno dei ragazzi vittime di questo insegnante di religione. Ha detto: “Nell’ambito di un progetto di prevenzione dei disagi in età adolescenziale ho avuto modo di ascoltare il caso di presunte molestie ai danni di un minore. Sin da subito, era il maggio 2019, d’accordo con S.E.R. Mons. Mauro Parmeggiani, abbiamo inviato la segnalazione all’autorità di pubblica sicurezza. In quell’occasione abbiamo anche confermato la disponibilità a fornire tutta la collaborazione che si riteneva necessaria. Rinnoviamo ancora oggi tale disponibilità".

Dopo tale segnalazione, avvenuta nel maggio 2019, per l'anno 2020 al professore è stata revocata l'idoneità per l'insegnamento della religione cattolica. 

Visto che Menditto parla di "clima omertoso simile a quello mafioso" è bene allora rammentare che questo clima popola forse i suoi commissariati di polizia e la sua procura della repubblica, non le nostre realtà ecclesiali. Chi doveva agire, a seguito della segnalazione, era proprio la procura e non la diocesi. 

Silere non possum ha già esaustivamente spiegato qui la vicenda. Campoli è stato condannato in primo grado. Tale condanna non è definitiva. Se Mons. Parmeggiani invita alla prudenza non è per difendere un presunto pedofilo ma è perchè riconosce, come è giusto che sia, la presunzione di innocenza a tutti fino all'ultimo grado di giudizio. Qualora fosse confermata se ne prenderebbe atto e si tornerebbe comunque a dire che la diocesi non poteva di più di quanto aveva già fatto. Le trasmissioni libere e che non hanno paura di nessuno dovrebbero quindi dire chiaramente che è la Procura della Repubblica che ha commesso una inerzia grave, non la diocesi. Oppure abbiamo paura che poi non ci assolvono nelle querele per diffamazione? 

Per quanto riguarda la vicenda di Francofonte è bene precisare quanto segue. Il fatto che un giovane disoccupato si sia comprato una casa senza saper giustificare queste somme ingenti non è vero che non centra nulla con una accusa di presunti abusi sessuali. Anche se ci sono giornalisti, avvocati e addirittura giudici che non hanno ben chiaro cosa sia il diritto, è bene ricordare che nell'ordinamento italiano la testimonianza della vittima può costituire prova. In un caso come quello di specie non vi è alcuna prova che confermi le parole del Giovanni Castiglia. Per questo motivo è compito del giudice verificare l'attendibilità della testimonianza. Questo sempre se a Siracusa non vi è una legislazione speciale per i sacerdoti dove questi non hanno diritto di difesa. 

Visti e considerati i numerosi giri che Giovanni Castiglia ha fatto in giro per la penisola e le gravi minacce che ha proferito ai danni di un monsignore canonico della Basilica di Santa Maria Maggiore, di un abate e di chiunque altro gli abbia detto che non era il caso entrasse in seminario, è lecito dubitare della credibilità di quest'uomo che ha ricevuto addirittura un provvedimento di allontanamento da uno Stato estero. 

Di questa vicenda ne parlammo qui. 

Questa vicenda, in modo particolare, ci insegna come sia pericoloso "mettersi in casa" soggetti spregiudicati che hanno il solo fine di colpire Santa Romana Chiesa nel momento in cui vengono rifiutati. Una deriva che purtroppo ritroviamo in diversi oratori, parrocchie, ecc... Ci sono numerosi giovani che pensano di poter vivere alle spalle dell'Istituzione ed allo stesso tempo infangarla alla prima occasione disponibile. 

d.A.A.

Silere non possum