Giovedì 19 settembre 2024 alle ore 11.30 presso la Sala Stampa della Santa Sede il Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, S.E.R. il Sig. Cardinale Víctor Manuel Fernández, ha convocato una conferenza stampa "sull’esperienza spirituale di Medjugorje”. 

Prenderanno la parola il Prefetto e il Segretario per la Sezione Dottrinale del Dicastero, il Reverendo Mons. Armando Matteo. Alla conferenza stampa interverrà anche Andrea Tornielli, il quale non è ben chiaro cosa possa dire in merito all'argomento visto e considerato che non ha alcun titolo. Bisognava, però, riempire la terza sedia. 

I fenomeni di Medjugorje

Dal 24 giugno 1981 Marija Pavlović Lunetti, Mirjana Dragičević Soldo, Ivanka Ivanković Elez, Vicka (Vida) Ivanković, Ivan Dragičević, Jakov Čolo e Petar Ljubičić hanno affermato di aver ricevuto le apparizioni della Vergine Maria. 

Nel 1984 la commissione diocesana d'inchiesta emise un giudizio negativo sulle apparizioni. Nel 1991 i vescovi della Jugoslavia, allora una nazione ancora unita, approvano la cosiddetta "dichiarazione di Zara", dal nome della città dalmata dove si sono riuniti. Essi affermano che "sulla base delle indagini sin qui compiute non è possibile affermare che si tratta di apparizioni e fenomeni soprannaturali".

Nel 2007 il cardinale Segretario di Stato, S.E.R. il Sig. Cardinale Tarcisio Bertone SDB affermò: "Tutto è rinviato alla dichiarazione di Zara del 1991, che lascia la porta aperta a future indagini". Negli anni successivi, a seguito di una richiesta di chiarimenti inviata da Mons. Gilbert Aubry, vescovo di Saint-Denis-de-La Réunion, la Congregazione per la Dottrina della Fede con una lettera firmata dall'allora segretario Tarcisio Bertone dichiarò che «dopo la divisione della Jugoslavia in diverse nazioni indipendenti, spetterebbe ora ai membri della Conferenza episcopale della Bosnia-Erzegovina riprendere eventualmente in esame la questione ed emettere, se il caso lo richiede, nuove dichiarazioni» concludendo che «i pellegrinaggi a Međugorje che si svolgono in maniera privata, sono permessi a condizione che non siano considerati come un'autenticazione degli avvenimenti in corso e che richiedono ancora un esame da parte della Chiesa».

Tra i prelati che si sono espressi nettamente contro l'autenticità delle apparizioni vi fu l'allora vescovo di Mostar-Duvno (la diocesi che ha competenza sulla parrocchia di Međugorje) Pavao Žanić; opinione mantenuta anche dal successore Ratko Perić. Il 17 marzo 2010 la Santa Sede ha istituito, presso la Congregazione per la Dottrina della Fede, una speciale commissione internazionale di inchiesta e di studio sulle apparizioni della Madonna di Međugorje, presieduta dal cardinale Camillo Ruini e composta da una ventina di membri tra cardinali, vescovi, periti ed esperti. Questa commissione ha lavorato in maniera riservata e ha sottoposto nel febbraio 2014 le sue conclusioni alla Congregazione stessa, competente ora ad adottare le decisioni del caso. I punti essenziali di questa relazione, secretata per anni, sono stati resi noti il 15 maggio 2017 da Papa Francesco rispondendo alla domanda di un giornalista. Nel 2021, sono stati pubblicati gli estratti dei verbali delle riunioni della commissione. In estrema sintesi, le prime sette apparizioni, avvenute fra il 24 giugno e il 3 luglio 1981, sono state giudicate probabilmente autentiche. La Commissione si era espressa in merito con tredici voti favorevoli al riconoscimento, un voto contrario e un voto sospensivo.

Invece sugli sviluppi del fenomeno la Commissione Ruini si è espressa in maniera fortemente critica esprimendo dubbi sulla reale origine sovrannaturale delle apparizioni dopo il 3 luglio 1981, sui messaggi della Vergine rilasciati dopo quella data e sui segreti. La relazione Ruini non è comunque il giudizio definitivo della Chiesa sul fenomeno che resta competenza esclusiva del Pontefice. Papa Francesco ha giudicato in modo positivo il lavoro svolto dalla commissione e l'11 febbraio 2017 ha delegato l’arcivescovo polacco Henryk Hoser di effettuare ulteriori indagini sulla situazione pastorale. Ora il Dicastero per la Dottrina della Fede potrebbe intervenire con una dichiarazione come è avvenuto nei mesi scorsi in merito a diverse realtà mariane.